L'intera
scena è stata ripresa dai passanti e diversi sono i testimoni. Si vede un
poliziotto premere il ginocchio sul collo di Floyd, disarmato e già
ammanettato, mentre questo ripete: "Per favore, non riesco a respirare, mi
fa male lo stomaco. Mi fa male il collo. Ti prego. Non riesco a
respirare". I passanti che assistono alla scena invitano il poliziotto a
togliere il ginocchio dal collo dell'uomo, ma l'agente non si muove finchè
Floyd non smette di parlare. La dinamica dell'omicidio è molto simile a quella
che portò alla morte di Eric Garner nel 2014.
Black Lives
Matter e altre organizzazioni contro la brutalità poliziesca hanno
immediatamente organizzato proteste in diverse aree del paese richiamando le
ultime frasi di Floyd: "I can't breathe", ad indicare il sentimento
diffuso nella comunità afroamericana dopo questo ennesimo omicidio. Durante la
manifestazione di protesta di ieri a Minneapolis, avvenuta sul luogo
dell'omicidio, ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia che ha lanciato
gas lacrimogeni sulla folla.
Questo
ennesimo atto di brutalità nei confronti della popolazione afroamericana
avviene in un momento in cui le minoranze e i bianchi poveri sono i soggetti
maggiormente colpiti dalla pandemia di Coronavirus che ha già provocato
centomila morti.
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