Pavia Politica
FLOYD E LE
COLPE DEL CAPITALISMO
La sezione
di Pavia del Partito Comunista dei Lavoratori ha sostenuto l'iniziativa di ieri
indetta dalla Rete Antifascista sul caso della morte di George Floyd, il 25
maggio scorso, per mano di un poliziotto, ennesimo atto di repressione nei
confronti di un afroamericano, atto di razzismo istituzionale che si combina
con il disagio sociale dovuto alla pandemia Covid-19.La retorica della sinistra
borghese vuole farci credere che la polizia sia neutrale e che si tratti di
"poche mele marce". Sappiamo che in realtà alcuni settori delle forze
di polizia in America (e non solo) fraternizzano con gruppi di estrema destra e
reprimono qualsiasi protesta, sciopero o manifestazione che metta in
discussione il potere politico. Come marxisti sappiamo perfettamente che lo
Stato non è un organismo neutro al di sopra delle parti sociali ma è il
prodotto della società in un determinato periodo storico e rappresenta la
classe dominante, è il "comitato d'affari" della borghesia. Come partito
portiamo nell'ambito di questa mobilitazione una prospettiva anticapitalista,
perché il razzismo si intreccia con lo sfruttamento e l'oppressione di classe:
negli Stati Uniti questa è una peculiarità legata alla questione della
segregazione razziale e prima ancora dello schiavismo. Il proletariato
afroamericano è sempre stato represso e addomesticato per gli interessi del
profitto. Non molto diversa è la situazione in altri paesi del mondo. In
Italia, ad esempio, una buona parte della manodopera straniera viene impiegata
nei lavori stagionali agricoli e in settori come la logistica, dove lo
sfruttamento oltrepassa spesso i limiti di legge. Si vergognino coloro che si
sono ipocritamente inginocchiati in Parlamento!
Francesco Anfossi
Elena Felicetti
Partito Comunista dei Lavoratori. sezione
di Pavia
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