Comunicato
del Partito Comunista dei Lavoratori sull’inchiesta per la mancata “zona rossa”
ad Alzano e Nembro denunciata dallo stesso PCL il 9 aprile
Il Partito
Comunista dei Lavoratori esprime la propria soddisfazione per la scelta della
procura di Bergamo di interrogare il Presidente del Consiglio e i ministri
degli interni e della salute in merito alla mancata istituzione della
"zona rossa" nei comuni di Alzano e Nembro. E non potrebbe essere
altrimenti: è stato il PCL infatti, tramite il suo portavoce nazionale Marco
Ferrando, a presentare per primo (alle procure di Bergamo, Brescia, Milano e
Roma) denuncia contro il governo, nonché contro la Regione Lombardia e
Confindustria. E lo ha fatto in tempi certamente non sospetti: il 9 aprile scorso,
quando tutti facevano muro minimizzando ciò che accadeva e rimpallandosi le
responsabilità. A cominciare dalla Lega di Salvini, che oggi sostiene
«finalmente si fa giustizia», ma allora difendeva a spada tratta la politica
delle fabbriche aperte a tutti i costi. I costi di migliaia di morti.
Nel nostro
esposto abbiamo sottolineato come la mancata zona rossa non era frutto di un
semplice “errore di valutazione” del rischio, ma era stata il risultato di un
cinico calcolo economico: “costava troppo” chiudere una zona ad alta
concentrazione industriale. Era la tesi di Confindustria Lombardia, e sia la
Regione che il governo l’hanno fatta propria. Adesso assistiamo allo squallido
palleggiamento di responsabilità su chi poteva e doveva decidere. Potevano e dovevano
sia la Regione che il Governo. Ma hanno lasciato che, nei fatti, decidessero
gli industriali. E il risultato sono stati i cortei dei camion militari pieni
di bare.
Questo
dimostra la vera natura di questo governo, che qualcuno si illude sia progressista.
Pur sapendo che solo le mobilitazioni di massa di lavoratori e giovani – e un
governo che riflette i loro interessi – possono cambiare le cose, ci auguriamo
che tutti i responsabili di questo massacro ne rispondano davanti alla
giustizia.
Partito Comunista
dei Lavoratori
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