Non c’è programma di rivoluzione senza un’organizzazione politica di rivoluzionari coscienti che miri a raggruppare attorno ad esso la parte più avanzata dei lavoratori e dei giovani, e che persegua quel programma in forma coordinata su tutti i terreni della lotta: nella lotta di classe quotidiana, nei sindacati, nella gioventù, sul terreno elettorale, in ambito nazionale e internazionale, sul terreno della battaglia ideologica e culturale, ovunque subordinando le stesse scelte della tattica al primato della prospettiva rivoluzionaria.
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