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venerdì 25 gennaio 2019

IL PARTITO DELLA RIVOLUZIONE



Ci battiamo per un altro Stato, ci battiamo per il potere reale dei lavoratori e delle lavoratrici.
Naturalmente lavoriamo per la difesa di tutti i diritti e gli spazi democratici che la classe operaia e le masse popolari hanno conquistato e strappato con durissime lotte. Prima contro il fascismo, poi contro i manganelli dell’attuale “democrazia” borghese.

Lottiamo per ampliare (o recuperare) questi diritti contro l’involuzione in corso, per la difesa e sviluppo delle libertà sindacali (dei singoli e delle organizzazioni), per la difesa dei diritti e delle libertà delle donne, per i diritti tra lavoratori italiani e immigrati, contro ogni forma di xenofobia e di tutte le minoranze oppresse.
Rivendichiamo una democrazia dei lavoratori, delle lavoratrici, della maggioranza della società, l’unica peraltro che può realizzare sino in fondo le stesse aspirazioni democratiche, una democrazia fondata sull’autorganizzazione dei lavoratori stessi.

L’unica risposta progressiva, reale, straordinariamente attuale, alle stesse istanze di moralità pubblica, trasparenza, efficienza, economicità che la propaganda dominante oggi solleva in modo ipocrita e distorto, e spesso reazionario. 

La borghesia ha fatto della sua politica un costoso strumento di raggiro e di privilegio. Solo il potere dei lavoratori può edificare uno Stato trasparente e a buon mercato, rifondando la natura stessa della politica e trasformandola in strumento di gestione collettiva e libera del bene comune. 

Questo progetto è tanto più attuale, qui e ora, di fronte ai processi di segno opposto che oggi investono la cosiddetta sinistra italiana. 

Recuperiamo il filo rosso del Partito Comunista d’Italia delle origini, il partito di Antonio Gramsci: il partito di cui il movimento operaio italiano è stato privato da più generazioni. 
Il partito della rivoluzione.

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