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sabato 3 novembre 2018

CATTIVA COSCIENZA - SILENZIO MEDIATICO - GUERRA DIMENTICATA - MORTA DI FAME AMAL, BIMBA SIMBOLO DELLA TRAGEDIA IN YEMEN



Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) ha lanciato l'ennesimo allarme sulla situazione "catastrofica" nello Yemen dopo quasi tre anni di aggressione da parte dell'Arabia Saudita e dei suoi alleati.

La guerra lanciata illegalmente dal regime dell'Arabia Saudita nel marzo 2015, con il via libera dagli Stati Uniti e dai suoi alleati,  contro il paese più povero del mondo arabo ha portato alla "peggiore crisi umanitaria.

La Croce Rossa ha evidenziato che attualmente ci sono circa 22 milioni di persone nello Yemen che hanno bisogno di aiuto per sopravvivere e molti altri milioni che soffrono per la carestia.

Due milioni di bambini yemeniti non possono andare scuola, più di 2.500 scuole non possono essere utilizzate  dal momento che due terzi  presentano danni di varia natura dovuti al bombardamento del regime di Al Saud e dei suoi alleati; Il 27% sono chiuse e il 7% è utilizzato per scopi militari o come rifugio per gli sfollati.
Il quotidiano britannico 'The Independent' ha evidenziato che il bilancio delle vittime (circa 56.000 tra civili e combattenti, tra gennaio 2016 e ottobre 2018 )  nello Yemen supera di cinque volte quello stimato dalle Nazioni Unite (ONU).
La ONG Oxfam ha chiesto agli Stati Uniti ed ai paesi europei di frenare la vendita di armi all'Arabia Saudita, dato che, come evidenziato, un civile yemenita muore circa ogni tre ore.

E’ una delle guerre meno mediatiche degli ultimi anni, quella che dal 2015 insanguina lo Yemen. Una guerra civile atroce, che in tre anni è costata la vita a decine di migliaia di persone, molte delle quali civili, e che ha causato milioni di sfollati, epidemie, crisi alimentari e devastazione.
Il ruolo principale lo detiene certamente l’Arabia Saudita, che spesso in questi tre anni ha colpito duramente centri abitati e logistici causando molte vittime civili.

Ricordiamo che l’Arabia Saudita è un importante cliente delle aziende italiane che producono armi, e forse questa “CATTIVA COSCIENZA” è tra le cause del SILENZIO MEDIATICO che avvolge questa GUERRA DIMENTICATA.

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