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martedì 13 novembre 2018

ALTERNATIVA RIVOLUZIONARIA E DI CLASSE.



Il grande capitale ha bisogno del populismo, specie quello di destra, per impedire che la protesta sociale si rivolga contro il suo sistema e per aggredire la classe operaia.
Anche se non si fa dirigere da esso, il capitale si serve del populismo, gli prepara il terreno, perché ha serie difficoltà a mantenere la sua dittatura con i vecchi metodi, i vecchi partiti, i vecchi uomini.
Si scontra con i dirigenti populisti, piccolo borghesi, quando questi demagoghi vogliono attuare un controllo sulla vita economica, quando si spingono oltre il quadro delle compatibilità espresse dall’oligarchia.
La piccola borghesia populista non può avere una politica indipendente dal capitale e non può risolvere i problemi creati, appunto, dal capitalismo.
Con il populismo al potere lo Stato non perde la sua natura di classe; lo sfruttamento non diminuisce, ma aumenta; la pressione sulla classe operaia cresce senza sosta; le conquiste e i diritti degli operai e delle loro organizzazioni sono un bersaglio costante.
Davanti alla crescita del populismo e del fascismo, il lavoro per lo sviluppo della politica di fronte unico proletario è necessario per opporre alla demagogia populista la propaganda comunista, sviluppata in maniera semplice e comprensibile per gli operai e i giovani proletari, le donne, la povera gente.
L’alternativa da costruire al nazional-populismo è quella rivoluzionaria e di classe.
Ogni passo in avanti in questo senso da forza all’organizzazione della classe operaia, dal suo essere classe indipendente, dal suo costituirsi in Partito distinto e contrapposto a tutti i partiti delle classi proprietarie.


Partito Comunista dei Lavoratori – sezione di Pavia

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