Dopo il 25
Novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le
donne, il governo ha approvato il DDL “Codice Rosso “, una corsia preferenziale
per le denunce, indagini più rapide sui casi di violenza alle donne e l'obbligo
per i pm di ascoltare le vittime entro tre giorni.
Se da un
lato, molti identificano la donna come soggetto intrinsecamente fragile, dall'altro,
all'interno di questa cornice, bisogna anche smascherare la natura di classe
che risiede alla radice della violenza sulle donne.
La prima violenza subita dalla donna nel sistema capitalista risponde alla subordinazione sociale cui è da sempre sottoposta: il lavoro precario e sottopagato, l'insicurezza di un orario di lavoro stabile, la cura dei figli, del marito magari disoccupato, degli anziani della famiglia che non avendo una copertura previdenziale colpiscono duplicemente la donna, sfruttata sul lavoro da un lato e costretta ad occuparsi alle mancanze dello Stato sociale dall’altro.
La prima violenza subita dalla donna nel sistema capitalista risponde alla subordinazione sociale cui è da sempre sottoposta: il lavoro precario e sottopagato, l'insicurezza di un orario di lavoro stabile, la cura dei figli, del marito magari disoccupato, degli anziani della famiglia che non avendo una copertura previdenziale colpiscono duplicemente la donna, sfruttata sul lavoro da un lato e costretta ad occuparsi alle mancanze dello Stato sociale dall’altro.
il
capitalismo, in questa fase del suo sviluppo, ha spinto la donna sfruttata
sotto il giogo dell'oppressione patriarcale, individuando in quest’ultimo come
un valido alleato allo sfruttamento dell'intera classe lavoratrice.
La violenza
di genere, come ogni prodotto del capitalismo, potrà essere estirpata
attraverso una nuova organizzazione, dove le donne e gli uomini saranno nelle
medesime condizioni, con l'unità di
classe, per la costruzione di una società dove lavoratrici, lavoratori e la
maggioranza della società, hanno diritto a decidere del proprio futuro, senza
doversi affidare a sfruttatori, speculatori, parassiti.
Un governo
dei lavoratori e delle lavoratrici è l'unico governo che può garantire queste
condizioni. Per questo è l'unica vera alternativa.
PCL Pavia
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