Testo del volantino
Si è aperto
da poco il nuovo anno studentesco, presentando a noi studenti delle importanti
sfide per il prossimo periodo. Il nuovo governo reazionario di Movimento 5
Stelle e Lega ha già mostrato, non lasciando spazio a dubbi, la sua natura
nemica agli interessi dei lavoratori salariati e degli studenti. Al centro
dell'attacco si situa la campagna contro i migranti, una campagna contri i
poveri (in cui si inserisce il decreto sicurezza), che apre inoltre alla
legittimazione delle forze e dei metodi fascisti. Viene sviluppata una campagna
che richiama all'ordine ed alla tradizione religiosa, indirizzata ad attaccare
i diritti civili (in primis i diritti delle donne e quelli delle minoranze
sessuali). Le manovre in tema di lavoro (decreto dignità, questione Ilva,
documento di economia e finanza...) rispondono agli interessi della grande
borghesia, schiacciando le ragioni della classe lavoratrice.
Il nuovo
ministro dell'istruzione Bussetti (Lega) ha fatto intendere che non cambierà
nessun asse delle precedenti controriforme di Renzi-Gentiloni (questo fa capire
la convergenza tra le varie forze politiche dominanti di vario colore, sempre
piegate verso gli interessi generali del Capitale), ha dichiarato che ci potrà
essere però qualche aggiustamento, che sembra inevitabilmente indirizzato verso
una maggior sinergia tra scuola ed aziende private, tra istruzione e mondo
economico. Quello che ci aspetta sono nuovi attacchi alla scuola pubblica ed ai
diritti studenteschi, un maggior controllo e repressione verso gli studenti,
un'ulteriore svendita dell'istruzione pubblica, una sua sfrenata
mercificazione.
Questo
panorama chiama noi studenti al dovere della lotta. Al dovere di riarmare
(ideologicamente) il movimento studentesco andato alla deriva e finito ai
margini per le responsabilità delle sue direzioni, sempre piegate a
formulazioni riformiste o spontaneiste senza progettualità. Occorre dare un
cambio di fondo.
Senza dubbio
bisogna lavorare per la piena riuscita delle mobilitazioni in programma questo
autunno, ma non ci si può limitare ad appuntamenti e passeggiate di rito.
Occorre costruire un ampio fronte unico di lotta che si ponga come obiettivo la
cancellazione delle varie riforme di smantellamento dell'istruzione pubblica (a
partire dalla Buona Scuola e dall'alternanza scuola lavoro), l'abolizione di
ogni tassa scolastica, l'accesso gratuito all'università e l'abolizione del
numero chiuso all'università. Invitiamo quindi, sfidandole, le varie
organizzazioni studentesche alla creazione di questo fronte di lotta su
rivendicazioni che loro stesse avevano appoggiato in periodo elettorale.
Per mettere
all'angolo il governo occorre costruire un percorso che parta dentro i luoghi
di studio, che possa esprimere la propria forza in maniera radicale. Costruire
assemblee, occupazioni, scioperi ad oltranza, manifestazioni nazionali,
organismi autorganizzati. Sfociando in una lotta dura e generale contro questo
governo reazionario.È necessaria un'alleanza strategica con i settori della
classe lavoratrice in lotta, a partire dallo sciopero generale del 26 ottobre indetto
dai sindacati di base Si Cobas, Cub, Sgb, Slai Cobas, Usi Ait.
Ma i nostri
compiti non terminano qui, perché per risolvere compiutamente le questioni che attanagliano la nostra generazione, come studenti e futuri lavoratori, occorre
mettere in discussione l'intero impianto, fino alla basi di questo sistema
capitalista. Occorre cioè avanzare un'alternativa di società, su basi
socialiste e rivoluzionarie. Questa è la prospettiva in cui sono impegnati il
Partito Comunista dei Lavoratori ed i suoi studenti.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.