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sabato 19 settembre 2020

FACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI!

 


L'istruzione è stato uno tra i settori a essere maggiormente stravolto dalla pandemia.

Il Governo ha trattato durante tutto il periodo di pandemia la scuola come d'interesse secondario, senza provvedimenti atti a garantire a tutti il pieno accesso all'istruzione pubblica. La didattica a distanza è stata un fallimento, le scuole sono state lasciate a se stesse nel periodo di confinamento, senza nessun supporto per il diritto allo studio e il sostegno alla didattica. Milioni di studenti non hanno avuto accesso alle lezioni, le barriere per il diritto allo studio sono aumentate notevolmente. Tutte le contraddizioni già presenti nel sistema d'istruzione italiano sono aumentate esponenzialmente dall'inizio della pandemia.

 

Questa situazione ha portato studenti, docenti e genitori a scendere in piazza diverse volte quest'estate con un conseguente aumento della visibilità mediatica e dell'attenzione del paese al tema dell'istruzione. La riapertura delle scuole è diventato un forte elemento di critica all'elaborato del Governo che oggi si ritrova costretto ad aprire le scuole e al momento stesso impreparato al contesto nuovo. Spazi insufficienti, classi pollaio, pochi docenti, confusione e linee guida approssimative, trasporti pubblici sovraffollati, mancanza di tutele per la salute di tutti, ecco il contesto con cui studenti e lavoratori della scuola si trovano a fare i conti. La risoluzione di questi problemi, presenti già prima della pandemia, non può più aspettare.

 

A pagare le scelte politiche di questo Governo saranno gli studenti figli di lavoratori, che dovranno affrontare le barriere al diritto allo studio e che rischieranno quotidianamente la propria salute andando in aule sovraffollate o in scuole non attrezzate per il contesto pandemico. Non è possibile che studenti e professori vivano ogni giorno disagi quotidiani, che rischino la loro salute e quella delle loro famiglie.

Battiamoci per ottenere la riapertura in sicurezza dei laboratori delle scuole, in particolare nei tecnici e professionali. Le scuole possono e devono riaprire per garantire a tutti un pieno accesso all'istruzione pubblica ma questo deve farsi in sicurezza.

 

I padroni in tutto il paese sono uniti e decisi a far pagare la crisi alla classe lavoratrice, direttamente e indirettamente, dai licenziamenti all'aumento dei ritmi di sfruttamento, fino ai tagli alla spesa sociale, dall'istruzione pubblica alla sanità. Promuoviamo la più ampia convergenza delle lotte sostenendo un ruolo attivo degli studenti proletari all'interno del Fronte Unico di Classe.

Costruire una forte mobilitazione degli studenti e del mondo della scuola è una prerogativa concreta con l'ottica di conquistare una scuola di qualità, sicura per studenti e professori e accessibile a tutti. Non basterà costruire una o due mobilitazioni, che devono essere il primo passo in questo autunno, ma serve costruire elementi concreti di radicamento tra gli studenti affianco ai settori di lotta dei lavoratori per dare prospettiva e forza a un movimento di classe in Italia. Contro i progetti di padroni e Confindustria, contro la volontà politica del Governo di far pagare la crisi ai lavoratori, scendiamo in piazza per conquistare un modello d'istruzione a nostra misura, facciamo pagare la crisi ai padroni!.

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