CHE GUEVARA E IL MARXISMO RIVOLUZIONARIO
Di Ruggero Rognoni
Il CHE era
profondamente internazionalista e sacrificò per questo il principio della sua
vita in Bolivia. Tra il suo minimo equipaggiamento indispensabile da guerriero
aveva con sé due libri di Trotsky: La Rivoluzione permanente e Storia della
Rivoluzione Russa e questo non era causale. Le convinzioni internazionaliste
del CHE lo spinsero ad organizzare la guerriglia in molte parti del mondo. Ma
mai fu affascinato da posizioni riformiste. La rottura con il capitalismo
attraverso la forza era imprescindibile: Purtroppo con la grave lacuna di non
individuare in questo la direzione della classe operaia.
Dopo il suo
assassinio la sua figura venne strumentalizzata, trasformata in un'immagine
quasi irreale estrapolata dal marxismo e dell'anticapitalismo con risvolti di
un irreale eroismo romantico piccolo-borghese.
La compagna
Celia Hart aveva tutte le ragioni del mondo ad indignarsi contro l'uso distorto
della figura del CHE:"Il CHE ci appartiene. Un uomo che mi ha
fatto capire il senso della vita... mi appartiene e non permetto che nessuno
decida che non è mio."
Che Guevara
era un militante rivoluzionario, un internazionalista che lottò fino alla fine
per portare un programma di rivoluzione in tutto il mondo ed in particolare in
America latina. Malgrado gli errori era un marxista, una spina nel fianco per
il capitalismo imperialista e poteva essere il prodromo di un fuoco
rivoluzionario per tutto il continente.
Il nostro
compito è quello di costruire il partito della rivoluzione mondiale uniti
nell'azione ed intransigenti nei principi. Il CHE è uno splendido esempio.
" Vale, però
milioni di volte in più, la vita di un solo essere umano, che tutte le
proprietà dell'uomo più ricco della terra".
(Ernesto Che Guevara Opere V. 3)
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