IL 22 ottobre
la Lombardia è chiamata a un referendum consultivo in favore di più autonomia, in particolare in materia fiscale e
nella gestione delle risorse finanziarie.
Questo
referendum rilancia la divisione sociale e territoriale del paese ed è un attacco esplicito
all’idea solidaristica e universalistica dello stato sociale, già duramente
provato dalla crisi e dalle privatizzazioni.
PER QUESTO NOI VOTIAMO
NO
Questo
referendum è l’espressione di una politica demagogica per distogliere l’attenzione
dai problemi veri del paese (lavoro, salario, pensioni, diritti),
strumentalizzando il disagio sociale di chi ha subito in questi anni gli
effetti più duri della crisi e dei tagli ai servizi pubblici, soprattutto in
ampi settori del lavoro dipendente, su cui sono più forti sia la pressione
fiscale che le ricadute dell’austerità.
PER QUESTO NOI VOTIAMO
NO
Questo
referendum è il frutto di una politica egoistica e reazionaria, quella di “padroni a casa nostra”.
Una politica che contrasta esplicitamente con i diritti sociali universali e
con gli interessi di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici.
PER QUESTO NOI VOTIAMO
NO
Questo
referendum è una truffa, oltre che un enorme spreco di risorse! Oltre 50 milioni di euro
sperperati per una operazione demagogica e plebiscitaria.
PER QUESTO IL 22 OTTOBRE ANDREMO A VOTARE NO
Contrastando
una operazione che crea maggiore egoismo e frammentazione sociale e che niente
c’entra con lo spirito universalistico e solidaristico del movimento dei
lavoratori.
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