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mercoledì 25 ottobre 2017

UNA NUOVA RIVISTA MARXISTA RIVOLUZIONARIA AL SERVIZIO DELLE LOTTE DEGLI STUDENTI


Una nuova avanguardia: Lo Studente Trotskista
«Il rinnovamento del movimento avviene grazie ai giovani, che non hanno nessuna responsabilità per il passato. La IV Internazionale rivolge un'eccezionale attenzione alla nuova generazione proletaria. Con tutta la sua politica cerca di guadagnare la fiducia dei giovani nelle sue forze e nel suo avvenire. Soltanto l'entusiasmo intatto e lo spirito offensivo dei giovani possono assicurare i primi successi nella lotta; soltanto questi successi faranno ritornare sulla strada della rivoluzione i migliori elementi della vecchia generazione. È stato sempre così e sarà sempre così.»

(Programma di transizione, Trotsky)


Con questo primo numero de “Lo Studente Trotskista - Giornalino studentesco marxista rivoluzionario” inauguriamo, come Partito Comunista dei Lavoratori, una nuova fase di intervento nel mondo studentesco. Un investimento, verso questo settore della società, maggiorato rispetto al passato, dando attuazione alle linee uscite dal nostro recente IV Congresso.

Gli studenti, certo lo sappiamo, non rappresentano la classe rivoluzionaria soggetta a guidare la trasformazione ed il superamento di questa società, e nemmeno rappresentano una classe o un movimento con una propria autonomia (al contrario sono legati alle classiche classi sociali ed influenzati, su un altro versante, dal settore intellettuale nazionale). Rappresentano invece un settore particolare della società, che anche per il suo animo caratteriale e giovanile, è molto predisposto alla lotta. Infatti, nel corso della storia, abbiamo visto gli studenti dare il via a grandi mobilitazioni, lotte e rivoluzioni, anticipando e molte volte innescando la lotta di classe e l'avanzata operaia. Non serve ripescare i grandi esempi storici del passato come quello del '68 studentesco e del '69 operaio, basta guardarsi attorno: la primavera araba, il movimento degli indignati spagnoli, il movimento internazionale Occupy, la lotta antiausterità in Grecia, la Nuit Debout in Francia, etc.

Ma il movimento studentesco può esser anche di destra. Ce lo insegna l'Euromaidan di Kiev, in cui gli studenti in massa erano parte integrante del movimento reazionario generale, e ce lo insegna poi proprio il contesto italiano nel quale con sempre maggior forza si va imponendo un movimento studentesco di destra che rischia di competere con quello di sinistra, e questo in fotocopia in altri paesi europei dove avanza l'ondata reazionaria e xenofoba.

Per questo, per dei marxisti rivoluzionari, è sempre necessario legare indissolubilmente le rivendicazioni, le ragioni, e l'azione degli studenti a quelle della classe lavoratrice.

Oggi il movimento studentesco in Italia, come già accennato, sconta una forte debolezza, dovuta ad anni di passività, di subordini, di compromessi. Il responsabile è da individuarsi nella direzione del movimento studentesco e nella direzione del movimento operaio: i sindacati studenteschi ultra riformisti (Rete degli Studenti, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari...), l'area dei collettivi dei centri sociali tra autonomia e disobbedienza (area Infoaut, Globalproject...), e in generale tutta la sinistra politica estranea al marxismo, che hanno guidato con una politica fallimentare le ondate e le mobilitazioni studentesche in questi anni.

A fronte di continui e nuovi attacchi provenienti dal governo, indirizzati a perseguire lo smantellamento totale dell'istruzione pubblica (in un processo già in stadio avanzato); a fronte di una avanzata della destra nel movimento studentesco; a fronte di organizzazioni studentesche di sinistra compromesse se non passive, occorre pensare ad un nuovo piano e ad una nuova strategia per il movimento studentesco di sinistra. Occorre costruire una nuova guida del movimento, altri percorsi, con lotte all'altezza dei compiti. Prestando attenzione alle possibili brusche svolte politiche e sociali tipiche di questa fase di crisi capitalista, che trovano più fecondità proprio nel movimento studentesco.

“Lo Studente Trotskista” si porrà al servizio di questo obiettivo, accompagnando più o meno mensilmente gli studenti medi e universitari durante i loro percorsi di studio, durante le fasi del movimento di lotta studentesca. Volendo offrire agli studenti una base ed un appoggio teorico e politico per alcuni compiti immediati: contrastare la “Buona scuola” di Renzi e del PD, combattere la destra nel movimento studentesco, far tornare protagonisti gli studenti in alleanza con i lavoratori, rilanciare una lotta per ottenere una scuola pubblica, gratuita e al servizio delle masse popolari. Ma con la prospettiva dell'inevitabile messa in discussione delle basi dell'attuale sistema d'istruzione asservito al sistema capitalistico.

E ancora, non solo questa rivista vuole inserirsi nel movimento studentesco ed elevare la sua coscienza nel campo studentesco, ma vuole dare tutti gli strumenti per la comprensione della realtà e per la distruzione di questo sistema (da cui dipende il sistema scolastico) basato sullo sfruttamento di una minoranza (borghesia) sulla maggioranza (classe lavoratrice), e caratterizzato da endemiche crisi, guerre, povertà, fame. Uno strumento per rendere gli studenti protagonisti a tutto tondo nella costruzione di una alternativa di società, basata sulla socializzazione delle risorse e dei mezzi di produzione, sul potere democratico della classe lavoratrice e delle masse popolari, sulla cooperazione, sull'uguaglianza, nella prospettiva di una società senza classi né frontiere.

“Senza teoria rivoluzionaria non vi può essere movimento rivoluzionario”, scriveva Lenin. Per questo quale strumento migliore se non il bagaglio teorico e politico del marxismo rivoluzionario e quindi del trotskismo. La corrente del movimento comunista che, proprio cento anni fa, ha saputo portare alla vittoria milioni di sfruttati, li ha portati alla conquista del potere politico, cominciando a costruire una società socialista. La corrente comunista che poi ha combattuto con maggior energia e autorevolezza la degenerazione e la controrivoluzione stalinista. Sempre demarcandosi dalle altre infruttuose e pericolose correnti del movimento operaio quali la socialdemocrazia riformista, l'anarchismo, la Nuova sinistra (l'autonomia), etc.

Per questo uno studente trotskista rappresenta l'avanguardia nel movimento studentesco, e nel proletariato intero. Ma le avanguardie non crescono sugli alberi, bisogna coltivarle e svilupparle. Controcorrente, in questa difficile fase. Sapendo cogliere elementi caratterizzanti di questo settore della società che da un lato non ha sulle spalle il peso di processi di arretramento e sconfitte (al pari del movimento operaio e della sinistra tradizionale), dall'altro manca di un retroterra culturale solido di riferimento vista la dissoluzione progressiva, nella battaglia generale di egemonia, della sinistra, del movimento operaio e della loro tradizione.

Consci che, come diceva Trotsky, vi sono tre condizioni per la vittoria di una rivoluzione: un partito, ancora un partito, sempre un partito. E allora la costruzione del partito comunista rivoluzionario tra la gioventù e gli studenti, in Italia e nel mondo, diviene di giorno in giorno una priorità assoluta.

Buona lettura.
Partito Comunista dei Lavoratori - Commissione studenti
(La rivista è scaricabile sul lato destro del blog)

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