Oggi come nel 1921, c’è un solo mezzo
per opporsi alla barbarie del capitalismo: un partito comunista e
rivoluzionario.
Oggi come nel 2006, quando cominciò il percorso di costruzione del PCL, rivendichiamo a gran voce la prospettiva di un partito internazionale della rivoluzione socialista.
Il 21 Gennaio 1921, data di nascita
del Partito Comunista d’Italia, è una data d’importanza capitale per il PCL,
perché il programma politico del PCd’I rimanda direttamente la stessa natura
del programma del PCL, nella sostanza e non nella semplice retorica.
Viceversa negli ultimi anni si è
succeduta a livello nazionale, la nascita di nuove formazioni politiche che si
richiamano alle generiche parole “partito comunista” con intenti e programmi
spesso di ispirazione stalinista completamenti in antitesi con lo stesso
programma rivoluzionario del partito di Gramsci e Bordiga.
Il 21 Gennaio è stato utilizzato
strumentalmente per il lancio mediatico di queste formazioni, mentre la
riproposizione dell’autentico programma uscito in quella storica giornata dal
Teatro San Marco di Livorno è stata svilita e oscurata.
ADERENDO AL PCL SI
SOTTOSCRIVONO LE QUATTRO LINEE DI INDIRIZZO GENERALI RIPORTATE NELLA TESSERA:
1) L’opposizione alle classi
dominanti e ai loro governi, siano essi di centrodestra o di centrosinistra;
2) La prospettiva di un governo dei
lavoratori e delle lavoratrici che abolisca il modo di produzione capitalistico
e riorganizzi la società su basi
socialiste.
3) Il collegamento costante tra gli obiettivi
di lotta immediati e la prospettiva di fondo dell’alternativa
anticapitalistica.
4) La
prospettiva di un’alternativa socialista internazionale, e quindi di
un’organizzazione rivoluzionaria internazionale dei lavoratori.
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