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giovedì 30 ottobre 2014

NO ALLA GUERRA, NO ALLE SPESE MILITARI, NO ALLE BASI DI MORTE



NO ALLA GUERRA,
NO ALLE SPESE MILITARI,
NO ALLE BASI DI MORTE

In questi mesi è di nuovo aumentata la propensione alla guerra, per ridisegnare, di fronte alla crisi economica mondiale, gli spazi di sfruttamento delle varie potenze imperiali e subimperiali.
L'aumento delle spese militari e le azioni di guerra come soluzione alle difficoltà economiche sono sempre più praticate.
A 100 anni dall'inizio della 1° guerra mondiale, la spinta verso uno scontro generalizzato diventa di nuovo attuale.
Oggi di nuovo anche l'Europa e l'Italia stanno facendo enormi spese militari; stanno intervenendo militarmente in molte parti del mondo per il controllo e la spartizione delle risorse mondiali e il controllo geo-strategico, come in Afghanistan, Medio oriente, Ucraina ecc.
La retorica nazionalista è una truffa dietro cui si nascondono gli interessi e i loschi traffici degli speculatori.
Per noi la crisi economica va affrontata esattamente al contrario: tagliando tutte le spese di guerra e usando quelle risorse per un grande intervento pubblico per riqualificare e sviluppare servizi, scuole, sanità, attività produttive eco sostenibili, bonificare i disastri ambientali creati dal profitto privato...

A Ghedi vi è la principale base di attacco dell'aviazione italiana. È una base atomica pericolosa e costosa.

Da Ghedi sono partite e partono tutte le azioni di guerra dell'aviazione italiana.

A Ghedi saranno dislocati i nuovi e costosissimi cacciabombardieri atomici F35.


Per cui noi chiediamo:


1. LA CHIUSURA DELLA BASE DI GHEDI;
2. IL RITIRO DELL'ESERCITO ITALIANO DA TUTTI GLI SCENARI DI GUERRA    DICHIARATA E CAMUFFATA;
3. AZZERAMENTO DELLE SPESE MILITARI A PARTIRE DAGLI F35;
4. L'USCITA DELL'ITALIA DA TUTTE LE ALLEANZE DI GUERRA A PARTIRE DALLA NATO.

8 Novembre 2014

MANIFESTAZIONE INTERPROVINCIALE ALLA BASE DI GHEDI
CONCENTRAMENTO ORE 14,30 P.ZZA ROMA - GHEDI - (BS)
 
Al termine convegno in sala consiliare con rinfresco


Primi proponenti: Comitato bresciano “Altra Europa con Tsipras”, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia & Libertà Lombardia, Sinistra Anticapitalista, C.S. 28 Maggio, Donne nella Crisi Brescia, Linea Indipendente lista bene Comune Calcinato, Linea Rossa della Bassa Bresciana, Pianeta Viola, Rifiuti Zero Brescia, Sinistra per Gussago, Tavolo della pace Val Brembana, Comitato NO F35, Partito Comunista dei Lavoratori.
Per adesioni contattare i primi firmatari.

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