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sabato 18 ottobre 2014
CON LA DURA E DIFFICILE LOTTA DEI LAVORATORI DELLA TRW DI LIVORNO E L' OCCUPAZIONE DELL' AZIENDA.
Occupata per molte ore la sede di Confindustria.
Gli ultimi giorni per i lavoratori e i cittadini di Livorno sono stati molto difficili e preoccupanti. Prima sono serpeggiate prospettive di chiusura del petrolchimico ENI alle quali successivamente si sono aggiunte quelle provenienti dalla lotta dei lavoratori della TRW azienda produttrice di componentistica per auto di proprietà della multinazionale ZF. La proprietà ha preannunciato senza mezzi termini la chiusura immediata dello stabilimento e la mobilità di 400 lavoratori.
Dopo anni di cassa integrazione, contratti di solidarietà e ricatti padronali la TRW chiude lasciando sul lastrico 400 famiglie. Dopo questo affronto i lavoratori hanno occupato gli stabili dell'azienda e hanno proclamato l' assemblea permanente. Purtroppo la presenza per anni di una dirigenza sindacale tra le più compromesse con le scelte amministrative confindustriali del PD hanno portato questa situazione verso un probabile destino di "non ritorno".
La delegazione della proprietà aziendale arrivata appositamente dall' Inghilterra per comunicare la vendita e dismissione della TRW e presente nella sede confindustriale di via Roma è stata impossibilitata ad andarsene dalla presenza compatta degli operai TRW che hanno occupato lo stabile, di centinaia di lavoratori di varie aziende livornesi, e altre RSU, di cittadini solidali con gli operai licenziati. All' interno la tensione e' cresciuta con il passare delle ore. Contestati: l' attuale sindaco 5 stelle e il precedente sindaco PD e dirigenti FIOM. Alla fine della giornata la delegazione padronale e' riuscita ad uscire dalla sede di Confindustria e il confronto tesissimo e' continuato in prefettura. Un corteo di lavoratori, cittadini e familiari dei licenziati TRW ha attraversato il centro città e ha atteso in piazza dei segnali positivi per il futuro occupazionale.
I lavoratori hanno strappato il rinvio di un mese del l'esecuzione dei licenziamenti e un intervento del ministero del lavoro ma la situazione resta bloccata.
Viene anche richiesta in cambio la cessazione dell'occupazione della fabbrica.
L'assemblea degli operai deciderà oggi il da farsi.
Il PCL della Toscana e i compagni che operano nelle RSU locali appoggiano incondizionatamente questa lotta coscienti che solo la continuazione dell'occupazione della TRW, l' assemblea permanente e il blocco delle merci e delle macchine presenti in fabbrica, possono dare una prospettiva in qualche modo vincente alla lotta.
Anche la messa in discussione dei dirigenti sindacali e in particolare di FIOM che in questi anni si sono resi responsabili di una rinuncia della rivendicazione in difesa dei diritti dei lavoratori in favore di Confindustria è assolutamente indispensabile. Livorno sta subendo uno dei più gravi attacchi all' occupazione e ai diritti dei lavoratori nella piena linea programmatica antioperaia del governo Renzi.
Solo un fronte unico di lotta nazionale che veda come programma le rivendicazioni generali può fermare l' attacco in corso da parte di Confindustria e governo. Un fronte unico in difesa delle fabbriche che il capitalismo italiano in crisi vorrebbe chiudere. Da Terni a Livorno ieri i lavoratori hanno dato questo forte segnale inascoltato dalle dirigenze sindacali.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Sez. Livorno
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