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domenica 22 marzo 2020

“IL CAPITALISMO PORTA IN SÉ LA GUERRA COME LA NUVOLA PORTA LA TEMPESTA!”



Il coronavirus ha esposto il dramma sociale degli anni del neoliberismo. La profonda crisi del sistema ha avuto un impatto sulla salute pubblica, deteriorata da una politica di austerità che semplicemente non può far fronte alla malattia, anche nei paesi europei più "civili".
Il mondo occidentale ha trascorso anni senza riuscire a finanziare la salute pubblica, accettando la coesistenza del settore privato , con il cofinanziamento o il finanziamento di società private nazionali o transnazionali , e trasformando gli ospedali in compagnie mediche.
Il mondo globalizzato di oggi è influenzato non solo dal coronavirus, ma anche da molte malattie di natura economica e sociale, come la natura sproporzionata del "libero mercato", la povertà su larga scala, la crescente disuguaglianza sociale, sottosviluppo cronico, enormi lacune nell'istruzione.
L'Organizzazione internazionale del lavoro prevede che l'impatto della pandemia si tradurrà in un aumento dei tassi di povertà, disoccupazione e sottoccupazione e rileva che 25 milioni di persone potrebbero perdere il lavoro, superando le cifre della crisi finanziaria dal 2008 al 2009, che ha visto un aumento del 22% della disoccupazione. L'impatto sarà devastante per i lavoratori che si trovano già o vicino alla soglia di povertà.
Dagli anni '80, il mondo ha vissuto in uno stato di crisi permanente. La crisi finanziaria permanente viene ad esempio utilizzata per spiegare i tagli alle politiche sociali (sanità, istruzione, protezione sociale) o il deterioramento delle condizioni salariali. Questo ci impedisce di tenere conto delle vere cause della crisi.
Dagli anni '70, il neoliberismo ha concentrato la sua penetrazione ideologica su un discorso semplice ma attraente: la "libertà di scelta", vale a dire un'economia di mercato.
Insomma, tutte le attività "potrebbero essere eseguite meglio e con risultati migliori" dal settore privato, senza pensare alla contraddizione tra il suo desiderio di maggior profitto e risultati sociali ingiusti o sbilanciati.
La salute è una delle aree che gli investimenti privati ​​hanno fortemente preso di mira negli ultimi anni.

Un modello di sviluppo, il capitalismo, in cui la merce (e la sua velocità) ha la priorità sulla salute delle persone, sull'ambiente, sui bisogni sociali dei territori.



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