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domenica 28 luglio 2019

CON IL VOTO FAVOREVOLE DEI GRILLINI, SEMAFORO VERDE PER IL MANIFESTO POLITICO DI UN GOVERNO RAZZISTA E ANTIOPERAIO


Il 24 luglio 2019 la Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul cosiddetto “decreto sicurezza bis”. 

Questo provvedimento è stato fortemente voluto dal ministro di polizia, l’ultrareazionario Matteo Salvini.

il "decreto sicurezza bis" ha un duplice scopo. Indurisce la vergognosa politica migratoria del governo Salvini-Di Maio. Si vieta l’ingresso in acque italiane, si chiudono i porti, si confiscano le navi, si militarizza il Mediterraneo, si intensificano la minaccia e la persecuzione dei volontari che salvano vite umane in mare. In tal modo si impedisce che i migranti, superstiti da traversate infernali e dai lager libici, siano soccorsi.
La criminalizzazione dei soccorsi in mare viene portata avanti da un governo feroce con i deboli e “pecora “con i forti (USA, banche, Confindustria).

Un governo che agita lo spauracchio dell’ “invasione” quando le vere emergenze sono gli omicidi sul lavoro, la cassa integrazione e la disoccupazione che crescono, i salari da fame, l’emigrazione massiva dei giovani.

il “decreto sicurezza bis” introduce, inoltre, una serie di norme politico-giuridiche volte a restringere il diritto di manifestazione (facendo divenire reato persino l’accensione di fumogeni), e inasprendo le sanzioni penali per alcuni reati previsti dal Testo unico delle leggi di “pubblica sicurezza” approvato dal fascismo. Le forze di polizia godranno di maggiori tutele, al contrario dei manifestanti, che saranno più esposti alla violenza di Stato.

I capitalisti hanno tutto l’interesse ad appoggiare i “decreti sicurezza” e i loro sostenitori, perché sanno bene che agiscono contro il proletariato, fiaccano la sua resistenza e disorganizzano la sua forza.

La lotta contro i “decreti sicurezza” - che hanno i loro antecedenti nei “decreti Minniti” - non è solo necessaria, è anche urgente, perché le loro norme, e la volontà del governo che le applica, causano seri danni nelle file del proletariato, costringendolo ad arretrare e perdere diritti, a combattere con le mani legate.

L’offensiva reazionaria si può battere solo con il fronte unico proletario di lotta, basato sulla difesa intransigente degli interessi urgenti e vitali della classe operaia, contro il capitalismo e la politica governativa di divisione antioperaia, contro le manovre dei capi sindacali collaborazionisti e opportunisti.
Una lotta rivoluzionaria contro il sistema capitalista, per sostituirlo con un nuovo e giusto ordinamento sociale. 

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