Il 24 luglio
2019 la Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sul cosiddetto
“decreto sicurezza bis”.
Questo provvedimento è stato fortemente voluto dal
ministro di polizia, l’ultrareazionario Matteo Salvini.
il
"decreto sicurezza bis" ha un duplice scopo. Indurisce la vergognosa
politica migratoria del governo Salvini-Di Maio. Si vieta l’ingresso in acque
italiane, si chiudono i porti, si confiscano le navi, si militarizza il
Mediterraneo, si intensificano la minaccia e la persecuzione dei volontari che
salvano vite umane in mare. In tal modo si impedisce che i migranti, superstiti
da traversate infernali e dai lager libici, siano soccorsi.
La
criminalizzazione dei soccorsi in mare viene portata avanti da un governo feroce
con i deboli e “pecora “con i forti (USA, banche, Confindustria).
Un governo
che agita lo spauracchio dell’ “invasione” quando le vere emergenze sono gli
omicidi sul lavoro, la cassa integrazione e la disoccupazione che crescono, i
salari da fame, l’emigrazione massiva dei giovani.
il “decreto
sicurezza bis” introduce, inoltre, una serie di norme politico-giuridiche volte
a restringere il diritto di manifestazione (facendo divenire reato persino
l’accensione di fumogeni), e inasprendo le sanzioni penali per alcuni reati
previsti dal Testo unico delle leggi di “pubblica sicurezza” approvato dal
fascismo. Le forze di polizia godranno di maggiori tutele, al contrario dei
manifestanti, che saranno più esposti alla violenza di Stato.
I
capitalisti hanno tutto l’interesse ad appoggiare i “decreti sicurezza” e i
loro sostenitori, perché sanno bene che agiscono contro il proletariato,
fiaccano la sua resistenza e disorganizzano la sua forza.
La lotta
contro i “decreti sicurezza” - che hanno i loro antecedenti nei “decreti
Minniti” - non è solo necessaria, è anche urgente, perché le loro norme, e la
volontà del governo che le applica, causano seri danni nelle file del
proletariato, costringendolo ad arretrare e perdere diritti, a combattere con
le mani legate.
L’offensiva
reazionaria si può battere solo con il fronte unico proletario di lotta, basato
sulla difesa intransigente degli interessi urgenti e vitali della classe
operaia, contro il capitalismo e la politica governativa di divisione
antioperaia, contro le manovre dei capi sindacali collaborazionisti e
opportunisti.
Una lotta rivoluzionaria contro il sistema
capitalista, per sostituirlo con un nuovo e giusto ordinamento sociale.
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