Dopo il
successo elettorale, il partito di Salvini è diventato ancor più minaccioso,
corporativo, repressivo e antioperaio.
Per la
sopravvivenza del governo, pone continue condizioni; il taglio delle tasse per
i ricchi, lo sblocca cantieri (TAV compresa), l’autonomia differenziata, il
decreto sicurezza-bis, la chiusura ermetica dei porti e la deportazione dei
migranti.
Mentre il
premier Conte per ora va avanti pur sapendo che il suo destino è segnato dagli
sviluppi della crisi economica e politica della borghesia italiana, Di Maio non
può tirare troppo la corda, altrimenti il boss leghista farà saltare il tavolo
puntando a insediarsi a Palazzo Chigi alla testa di una alleanza
ultrareazionaria, appoggiata dai fascisti.
Infatti a
causa del truffaldino sistema elettorale vigente, la Lega, presentandosi con
una coalizione elettorale di destra, potrebbe ottenere la maggioranza
parlamentare e formare un governo per portare avanti nei prossimi anni un
programma d’assalto liberista, reazionario e antioperaio.
Il grande
capitale “strizza l’occhio” alla Lega, ha
bisogno del populismo di estrema
destra, dei “decreti sicurezza” per conservare i rapporti sociali esistenti, per intensificare lo sfruttamento e ridurre ulteriormente salari, diritti e spese sociali, per sopprimere le libertà democratiche, per attaccare le organizzazioni di classe e le forme di lotta più decise, impedendo che la protesta operaia e popolare si diriga contro le basi del sistema di sfruttamento.
La Lega con
la sua politica di contrapposizione e
divisione sistematica del proletariato,
con il suo programma di difesa degli
interessi e dei privilegi dei padroni,
dei ricchi, è un alleato permanente del
capitale finanziario.
Il consenso a Salvini è basato sulla manipolazione, non sulle realizzazioni.
I fatti, a
partire dalla prossima manovra
finanziaria, si incaricheranno di
smentire le “promesse sociali” della
Lega, così come le balle del M5S.
La sola
forza che può sviluppare una reale e generale mobilitazione contro
l'oligarchia finanziaria, le sue
istituzioni, le sue forze politiche,
che può battere il leghismo ed il fascismo, è la classe sociale più interessata ad iniziare, a condurre e a sviluppare fino in fondo una lotta rivoluzionaria contro il sistema capitalista, per sostituirlo per un nuovo e giusto
ordinamento sociale.
Il proletariato, deve abbandonare le illusioni e
riconquistare la sua coscienza di
classe, battersi con energia contro il
capitalismo, stabilire la sua
egemonia per raccogliere ed organizzare
lavoratori e sfruttati staccandoli dell'influenza
riformista e reazionaria.
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