Da più di
dieci anni oramai, le economie dei paesi europei versano in uno stato di
stagnazione senza alcuna apparente via d'uscita. In parallelo a ciò, assistiamo
allo sviluppo di nuove potenze imperialiste come la Cina, progetti faraonici
come la nuova Via della Seta e sempre maggiori investimenti in molti paesi
africani non possono che confermare questo trend. E da questo assunto vogliamo
partire per discutere della lunga crisi che appunto dall'autunno del 2008 vede
in un pantano le economie dei paesi europei. Delocalizzazioni delle industrie,
politiche d'austerity e ripresa dei populismi e delle forze della destra più
reazionaria sono le armi che le borghesie europee e non solo stanno affilando
sempre di più per contenere e spegnere sul nascere la lotta di classe, che
nonostante tutto ciò cova sotto la cenere. Le lotte e gli scioperi di milioni
di lavoratori in Cina, nuova potenza imperialista sulla scena mondiale,
dimostrano che la lotta di classe è una fiamma che arde ancora? Quali sono i
allora i compiti dei comunisti? Proveremo ad elaborare insieme una risposta di
classe ed internazionalista sabato 25 alla Libreria Calusca, in via Conchetta
18, con Luca Scacchi, del Direttivo Nazionale della Cgil e con Franco Grisolia,
della Segreteria del Partito Comunista dei Lavoratori.
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