I marxisti
rivoluzionari hanno sempre contrastato le politiche di collaborazione con le
classi dominanti collocandosi all'opposizione dei loro governi. Questo
principio di indipendenza della classe lavoratrice dalla borghesia è, se
possibile, ancor più attuale nell’odierna situazione storica. La crisi del
capitalismo e il crollo dell’URSS hanno chiuso lo spazio storico del
riformismo. Ogni coalizione di governo delle sinistre e dei “comunisti” con le
forze della borghesia significa la loro corresponsabilizzazione alle politiche
contro riformatrici della classe dominante. Tutta l’esperienza internazionale
degli ultimi anni lo riprova in forma
inequivocabile: i governi di centrosinistra hanno tutti amministrato e
amministrano , in forme diverse, gli interessi della borghesia contro gli
interessi dei lavoratori e delle grandi masse.
Intendiamo
combattere questa politica nel nome di una linea alternativa. Siamo certo
favorevoli all’unità di classe dei lavoratori e dei movimenti di lotta delle
classi subalterne, ma per una loro piena autonomia dalle forze avversarie e in
funzione di un’alternativa vera. Solo l’opposizione ai governi della borghesia
può preparare le condizioni di una alternativa anticapitalistica. Solo
l’opposizione radicale ai governi della borghesia può strappare risultati
concreti.
Vogliamo dunque batterci per l’ unità di lotta di tutte le espressioni del movimento operaio e dei movimenti di massa attorno ad un autonomo polo di classe anticapitalistico.
Vogliamo dunque batterci per l’ unità di lotta di tutte le espressioni del movimento operaio e dei movimenti di massa attorno ad un autonomo polo di classe anticapitalistico.
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