L'avevamo detto (contro corrente) per anni:
“Il M5S è un partito padronale”. Non siamo stati creduti. Ora parlano i fatti.
Certo,
sappiamo bene che in molti avete votato M5S il 4 Marzo.
Chi in contrapposizione ai “vecchi
partiti” che vi hanno levato l'articolo 18 e hanno portato la pensione a 70
anni. Chi per sfiducia verso una sinistra irriconoscibile che è stata complice
di questa rapina. Chi in ogni caso prendendo per buone le promesse solenni di Luigi
di Maio: “Basta alleanze con i partiti della casta, al centro un programma di
svolta”.
Ma due mesi dopo? Non si è ancora
formato il governo, e di quelle false promesse non è rimasto nulla. Anzi, tutto
appare capovolto. Di Maio è disposto ad allearsi con ogni partito della “casta”
(dal xenofobo Salvini a Matteo Renzi) pur di guidare il governo. Il programma è
stato riformulato (oltretutto in modo truffaldino) per rassicurare i poteri
forti. E ora Confindustria, banchieri e giornali benedicono il M5S e chiedono al
PD di sostenerlo, così come fanno l'Unione Europea e gli ambienti Nato.
Insomma: tutti i vostri avversari di classe degli ultimi 30 anni, quelli che
hanno riempito il proprio portafoglio svuotando il vostro, salgono sul carro
del vincitore.
Cosa significa? Significa che i
padroni hanno cambiato cavallo per restare in sella. Loro hanno capito per
tempo (e da tempo) che il M5S è una carta spendibile per i propri interessi.
Hanno capito che dietro il fumo delle promesse sociali acchiappa voti (i
vostri) su Fornero e “reddito di cittadinanza”, c'era un programma reale di
segno opposto: nuova riduzione delle tasse per i profitti, continuità del
pagamento del debito alle banche, rispetto dell'Unione Europea dei capitalisti,
tutela della Nato (bombardamenti inclusi). Le successive limature del programma
servono solo evidenziarlo. La verità è che i vostri voti vengono portati in
dote ai poteri forti, contro di voi.
LAVORATORI, LAVORATRICI, APRITE GLI OCCHI E
ALZATE LA TESTA! NON FATEVI FREGARE UN'ALTRA VOLTA!
E' ora di preparare una mobilitazione
unitaria, radicale, di massa che ponga al centro del confronto pubblico le
rivendicazioni essenziali dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati:
-Ripristino
dell'articolo 18 e cancellazione di tutte le leggi vergogna di precarizzazione
del lavoro.
-Via la
Legge Fornero, si vada in pensione a 60 anni o con 35 anni di lavoro.
-Si riduca l'orario generale di lavoro a 32 ore pagate 40.
-Per un salario dignitoso ai disoccupati che
cercano lavoro, finanziandolo col taglio ai trasferimenti pubblici ai padroni e
con la tassazione dei grandi profitti, rendite, patrimoni.
Solo
un'azione di lotta generale può unire gli sfruttati attorno a queste
rivendicazioni e aprire dal basso una pagina nuova.
Ma una lotta seria per queste rivendicazioni
riconduce al nodo di fondo. Il capitalismo ha fallito. Non serve a nulla
cambiare l'amministratore delegato del capitale, illudendosi ogni volta che
possa difendere il lavoro. E' necessaria un'altra società, libera dai padroni e
dallo sfruttamento, dove siano finalmente i lavoratori a comandare. E'
necessario un governo dei lavoratori e delle lavoratrici. L'unico che può
abolire il debito pubblico verso le banche e nazionalizzarle, l'unico che può
espropriare le aziende che licenziano.
Lavoratori e lavoratrici, c'è solo un
partito di cui vi potete fidare. Quello che lotta per questo programma di
rivoluzione. Quello che non ha da difendere altri interessi che i vostri.
Per
questo costruiamo il Partito Comunista dei Lavoratori
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