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mercoledì 17 maggio 2017

LISSONE (MB) - AMMINISTRATIVE 2017

Il Partito Comunista dei Lavoratori con il suo programma si impegna per

IL DIRITTO ALLA CASA
Requisire le case sfitte, a partire da quelle detenute dalle grandi società immobiliari, e porle a disposizione della popolazione povera e bisognosa.
Requisire le grandi proprietà immobiliari del Clero (esclusi i luoghi di culto), e usarle a fini sociali sotto controllo pubblico, a partire da strutture autogestite per i giovani e di strutture di ritrovo per anziani.
Istituzione di un fondo a sostegno degli affitti per offrire garanzie di continuità alle famiglie, una sorta di canone sociale diviso in due parti, una versata dall’inquilino, l’altra dal fondo di sostegno sociale.
Blocco totale ed a tempo indeterminato degli sfratti in corso, il diritto alla casa non è uno slogan, rientra nei bisogni primari, non è un fatto privato ma politico.

IL LAVORO
Promuovere un autonomo controllo, col pieno coinvolgimento di comitati di quartiere e strutture sindacali per censire in modo capillare tutti i casi di sfruttamento odioso del lavoro nero e irregolare, di evasione fiscale e contributiva.
Imporre la regolarizzazione dei lavoratori sfruttati o la requisizione delle aziende responsabili e investire le risorse così recuperate nell'assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari della pubblica amministrazione.

L’AMBIENTE E IL TERRITORIO
No alla cementificazione selvaggia del territorio, è ora di dire basta ai regali concessi dalla destra ai soliti costruttori.
Stop a tutte le costruzioni, sia in orizzontale sia in verticale, per riesaminare tutti i piani integrati d’intervento in cantiere.

NO ALLA PEDEMONTANA!
Lunga 157 km totali, invaderà anche Lissone a ridosso di S.Margherita nel tratto C. Il progetto, già attuato in parte, crea un ulteriore grave impatto sul territorio, senza produrre per i cittadini benefici riguardo la viabilità e l’urbanistica.

IL PCL RIVENDICA:
• La centralità del riuso pubblico e popolare del territorio;
• Una nuova politica dei trasporti per ripubblicizzare il settore (sia su ferro che su gomma);
• La lotta contro gli interessi speculativi (appalti, sub appalti, lavoro nero e precario…) che dilapidano risorse finanziarie pubbliche che potrebbero essere utilizzate in modo ben diverso.

IL SOCIALE
Rifiutare di subordinarsi al Patto Finanziario di Stabilità che sta strangolando i Comuni a vantaggio delle banche e ripudiare il debito pubblico contratto con le banche: le risorse così risparmiate e recuperate vanno investite nei servizi pubblici e sociali, a tutela dei lavoratori e della popolazione povera.
Opporsi al finanziamento regionale delle cliniche private, a vantaggio della sanità pubblica e della cancellazione dei tickets.
Abolire il finanziamento pubblico di scuole private, laiche o confessionali, devolvendo le risorse così risparmiate all’istruzione pubblica e agli asili.
Creazione di scuole materne ed asili nido completamente pubblici, abolendo lo sbarramento numerico.
Abbattere i privilegi istituzionali: sindaco, assessori, dirigenti del Comune e delle aziende comunali dovranno avere uno stipendio non superiore a quello di un operaio specializzato. Le risorse così liberate dovranno partecipare al finanziamento di un salario sociale ai disoccupati in cerca di lavoro.

Tutti i servizi sociali devono essere pubblici, sotto controllo sociale. Tutte le aziende e servizi privatizzati a Lissone in tanti anni, vanno recuperati al controllo pubblico.

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