Noi siamo la
città migrante, meticcia, solidale: lavoratrici e lavoratori, studenti di
scuole e università, precari, attivisti, associazioni, abitanti dei quartieri
popolari, migranti e persone di seconda e terza generazione.
Viviamo
sulla nostra pelle il dissolversi dei diritti del lavoro, l’erosione dei nostri
redditi, le politiche urbanistiche e sociali dalle quali ogni orizzonte di
giustizia sembra ormai scomparso per lasciare il posto alla criminalizzazione
della povertà.
Resistiamo a
una condizione di perenne insicurezza che impedisce di dare stabilità ai nostri
progetti di vita: fa poca differenza che a produrla siano la disoccupazione e
la precarietà, o la restrizione dei diritti alla casa e alla salute, o leggi
che ci costringono alla continua lotteria dei permessi di soggiorno.
Ci
vorrebbero in guerra gli uni contro gli altri, soffiando sul fuoco della nostra
rabbia per disperdere le nostre energie: residenti contro immigrati, precari
contro disoccupati, rifugiati contro migranti economici, regolari contro
irregolari; a questo servono le politiche che, producendo zone grigie ai
margini della legalità, generano paura e razzismo.
Rifiutiamo
l’idea che il razzismo sia in qualche modo causato dallo scarso controllo
esercitato sui migranti, e che perciò vada combattuto restringendo i diritti
delle persone: al contrario, alla base del razzismo sta proprio la creazione
dello spauracchio del “clandestino”, alimentata attraverso gli ostacoli al
soggiorno legale e la segregazione delle persone migranti; è una tattica che
conosciamo già fin troppo bene, e che ha prodotto sotto i regimi nazifascisti i
peggiori massacri della storia.
Noi rigettiamo
queste false contrapposizioni, perché davanti alla privazione della dignità,
l’unica azione concreta è il mutuo soccorso, davanti al comune problema
dell’ingiustizia, l’unica risposta efficace è la solidarietà.
Per questo
lavoriamo ogni giorno per creare occasioni d’incontro e aiuto reciproco,
facendo delle nostre diversità una ricchezza attraverso le attività concrete
che portiamo avanti; combattiamo fascismo e razzismo non con i proclami, ma
creando conoscenza e condivisione.
Con le nostre
mani, col nostro impegno, abbiamo dato vita a una moltitudine di esperienze che
ogni giorno praticano solidarietà concreta: associazioni culturali e di
volontariato, collettivi studenteschi, comitati di quartiere, scuole d’italiano
per migranti, forze sindacali, sportelli legali, palestre popolari e molto
altro: siamo i promotori di un’accoglienza degna per tutte e tutti dal basso.
Ovunque in
Europa in risposta a situazioni che negano la dignità nascono esperienze di
auto-organizzazione che dando supporto concreto alle persone generano relazioni
di solidarietà: questa è la vera resistenza ai blocchi e alle politiche
xenofobe, questo l’antidoto all’insorgere di tentazioni autoritarie, tanto più
forti quanto più i governi si affidano a dispositivi di controllo poliziesco e
militare.
Abbiamo
raccolto perciò la parola d’ordine “Nessuna persona è illegale”, lanciata dalla
grande manifestazione di Barcellona del 18 febbraio, facendone la base per la
nostra proposta di un’accoglienza dal basso e circolare, basata sulla
reciprocità e sull’autodeterminazione e non sulla militarizzazione e sulla
segregazione.
A Milano,
come a Barcellona, ci mobilitiamo per denunciare l’incapacità dei governi
nazionali e dell’intero sistema europeo di costruire un’accoglienza degna, per
portare alla luce la solidarietà che pratichiamo con tutte le cittadine e i
cittadini indipendentemente dalla loro provenienza e il nostro impegno per la
costruzione di città meticce, per contrapporre alle politiche razziste e
fasciste che cancellano i diritti delle persone la nostra proposta e il nostro
impegno quotidiano per un’Europa solidale.
Vogliamo
aprire da oggi una grande discussione pubblica sulle prospettive di un futuro
fondato sul mutuo soccorso e l’arricchimento reciproco: a queste idee vogliamo
dare corpo elaborando proposte di breve e lungo periodo a tutti i livelli:
locale, nazionale, internazionale.
· Diciamo
basta alle politiche europee ed italiane di respingimento ed esclusione: no
agli accordi con dittature e paesi in guerra, che finanziano gli aguzzini e
moltiplicano i morti, no alla violazione dei diritti umani negli hot spot e nei
centri, denunciata tra gli altri da Amnesty International, no ai decreti
Minniti che riproducono l’idea del migrante come nemico tramite la detenzione
amministrativa, i rimpatri forzati, i tribunali speciali, i poteri straordinari
ai sindaci.
·
Chiediamo libertà di movimento: vogliamo che tutte le persone siano
libere di poter scegliere dove costruire la propria vita e che possano farlo in
modo dignitoso; rifiutiamo perciò le strutture-ghetto e la logica razzista dei
servizi riservati ai migranti, proponiamo invece che le ingenti risorse
destinate al respingimento e alla segregazione siano sottratte alle mani di
trafficanti, speculatori e mercanti di armi e dedicate all’accoglienza diffusa
e a servizi migliori per tutte e tutti indipendentemente dalla nazionalità.
Accogliamo l’invito a dar vita nella prossima
primavera a un grande corteo come quello di Barcellona sulla base dell’assunto
che nessuna persona può essere considerata illegale, sia che scappi da una
guerra o da una dittatura, sia che abbandoni territori devastati dagli stessi
paesi che poi la respingeranno, sia che parta alla ricerca di un futuro
migliore: sfidiamo da oggi le istituzioni che si proclamano antirazziste a
prendere posizione sulle politiche di respingimento e di segregazione, e
soprattutto ad agire coerentemente alle proprie dichiarazioni nell’esercizio
reale dei propri poteri.
Invitiamo
intanto tutte le cittadine e i cittadini che come noi pensano che i diritti si
allarghino se sono condivisi, che come noi credono nella solidarietà e non
nella paura, a fare del prossimo 25 aprile una giornata di antirazzismo e
solidarietà insieme alle persone migranti, perché la memoria sia uno strumento
per riprendersi il presente e costruire il futuro.
NESSUNA PERSONA È ILLEGALE
NO ONE IS ILLEGAL
PERSONE N’EST ILLÉGAL
Naga –
Cantiere – Cambio Passo – Zona 8 Solidale – Milano Senza Frontiere – Comunità
Curda di Milano – Associazione Senegalesi di Milano – Convergenza delle Culture
– Dimensioni Diverse – Coordinamento dei Collettivi Studenteschi – Scuola Abba
Abdoul Guibre – Soy Mendel – Collettivo 20092 – Memoria Antifascista – USB
Lombardia – Macao – Lambretta – Alleanza Pais Milano – Spazio di Mutuo Soccorso
– Comitato degli Abitanti di San Siro – Black Panthers – CASC – Milano in
movimento – PRC Milano – Eterotopia – Sinistra Anticapitalista – Accesso
Cooperativa Sociale ONLUS – Partito Comunista dei lavoratori Milano
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