Ancora una
volta l'imperialismo Usa interviene militarmente nel mondo. Noi non possiamo
sapere chi è il responsabile del nuovo massacro sui civili con l'uso dei gas.
Se cioè esso rappresenta un nuovo crimine del regime di Assad o se sono stati
colpiti dei depositi di armi dei ribelli. Non è questo il punto. Gli Usa, i
responsabili nel mondo e in Siria stessa dei peggiori massacri di civili, si
ergono nuovamente a poliziotti del globo in funzione dei propri interessi
reazionari. Trump cerca di affermare e rendere concreti i suoi slogan
elettorali sulla rinascita di una egemonia totale Usa; e vuole lanciare un
messaggio alle grandi potenze concorrenti, in primis la Russia, con cui la
"luna di miele" degli scorsi mesi entra in crisi, e alle potenze
minori, nemici strategici, come Corea del Nord e Iran. In realtà le varie
potenze imperialiste e i minori potentati locali, come Turchia e Arabia Saudita
utilizzano la realtà tragica della Siria e della sua guerra civile per
sviluppare le loro opzioni di controllo politico, militare ed economico, sul
terreno del Medio Oriente o sul piano globale.
La rivoluzione Siriana, nata nel 2011, nell'ambito delle rivoluzioni arabe, come genuina, anche se contraddittoria, progressiva ribellione popolare contro un regime capitalista familistico oppressivo e sanguinario, si è progressivamente trasformata in una guerra civile senza forze realmente progressive. Questo si è verificato in particolare nell'ultima fase. Se le forze islamiste radicali sono state fin dall'inizio una non alternativa, se non peggiore, al regime di Assad, oggi l'Esercito Libero Siriano si è trasformato in uno strumento della politica turca e le Forze Democratiche Siriane (basate essenzialmente sui/le combattenti curd@) hanno capitolato, sia pure per interesse proprio, all'imperialismo Usa, combattendo fianco a fianco coi suoi marines e forze speciali. Nessuna delle forze in campo merita il sostegno, fosse puro critico, come in passato, del proletariato internazionale.
Fermo restando il sostegno alle resistenze popolari locali nella difesa contro pulizie etniche e/ o religiose i maxisti rivoluzionari non si schierano con nessuno dei contendenti nel macello siriano.
Solo la nascita di una direzione alternativa, basata su una prospettiva di pace con giustizia e rispetto per tutte le comunità, cioè una forza socialista e rivoluzionaria può creare le condizioni di uno sviluppo positivo della situazione siriana. Fino ad allora o se tale nascita non si verificherà la Siria resterà un mattatoio, utilizzato dalle grandi e piccole potenze per lo sviluppo dei loro rapaci interessi. Che sono la ragione reale dell'ultimo intervento militare imperialista degli Usa.
La rivoluzione Siriana, nata nel 2011, nell'ambito delle rivoluzioni arabe, come genuina, anche se contraddittoria, progressiva ribellione popolare contro un regime capitalista familistico oppressivo e sanguinario, si è progressivamente trasformata in una guerra civile senza forze realmente progressive. Questo si è verificato in particolare nell'ultima fase. Se le forze islamiste radicali sono state fin dall'inizio una non alternativa, se non peggiore, al regime di Assad, oggi l'Esercito Libero Siriano si è trasformato in uno strumento della politica turca e le Forze Democratiche Siriane (basate essenzialmente sui/le combattenti curd@) hanno capitolato, sia pure per interesse proprio, all'imperialismo Usa, combattendo fianco a fianco coi suoi marines e forze speciali. Nessuna delle forze in campo merita il sostegno, fosse puro critico, come in passato, del proletariato internazionale.
Fermo restando il sostegno alle resistenze popolari locali nella difesa contro pulizie etniche e/ o religiose i maxisti rivoluzionari non si schierano con nessuno dei contendenti nel macello siriano.
Solo la nascita di una direzione alternativa, basata su una prospettiva di pace con giustizia e rispetto per tutte le comunità, cioè una forza socialista e rivoluzionaria può creare le condizioni di uno sviluppo positivo della situazione siriana. Fino ad allora o se tale nascita non si verificherà la Siria resterà un mattatoio, utilizzato dalle grandi e piccole potenze per lo sviluppo dei loro rapaci interessi. Che sono la ragione reale dell'ultimo intervento militare imperialista degli Usa.
Partito Comunista dei Lavoratori
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