Oggi, per il
governo Renzi, la disoccupazione, la crisi, i salari sempre più bassi, la
scomparsa del welfare sono secondari
rispetto al problema vero dei
pubblici dipendenti.
Sono loro,
infatti, secondo il premier, il nord e il sud di ogni male che affligge il
belpaese. E’ colpa loro se le cose non funzionano, mica dei padroni e dei loro
rappresentanti in parlamento. Licenziamento immediato per chi fa la spesa
durante l’orario di servizio! Pubblica gogna per chi timbra il cartellino e poi
si assenta. Strano che qualche liberista non abbia ancora proposto il plotone
d’esecuzione.
Si tratta di
comportamenti censurabili, certo, ma che statisticamente interessano davvero
poche unità, a fronte di centinaia di migliaia di lavoratori che mandano avanti
la cosa pubblica e che non vedono rinnovato il loro contratto da anni.
Lavoratori e lavoratrici che grazie al blocco del turnover hanno un’età media
che nel 2019 raggiungerà i 53 anni, con un numero di ultrasessantenni (372.932)
superiore di 3 volte a quello degli under 35 (101.693), e che ancora una volta
vengono utilizzati dai “rottamatori” come arma di distrazione di massa.
Dipendenti pubblici contro lavoratori del privato. Giovani contro vecchi.
Stabili contro precari. Italiani contro immigrati. Divide et impera. Certe
volte però, per non cadere in questi giochetti, basterebbe fermarsi a
riflettere sul semplice fatto che chi ci impartisce lezioni di etica il verbo
“lavorare” non sa nemmeno come si coniuga. O al massimo lo usa per la seconda
persona, singolare o plurale poco importa: tu lavori, voi lavorate…noi sfruttiamo.
MERCOLEDÌ 27
GENNAIO DALLE ORE 9,30 ALLE ORE 12,30
PAVIA-
PIAZZALE EMANUELE FILIBERTO
in caso di
pioggia via Indipendenza (davanti alla
A.S.L)
INCONTRO CON
IL
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI
Verrà
distribuito materiale informativo e
“UNITÀ DI CLASSE” il Giornale Comunista
dei Lavoratori
Partito Comunista dei lavoratori
Pavia sez. “
Tiziano Bagarolo “
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