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venerdì 21 novembre 2014

OLTRE IL 12 DICEMBRE



Lo sciopero generale convocato da CGIL e UIL per il 12 Dicembre contesta le politiche del governo Renzi, ma riflette la debolezza dell'azione sindacale e un vuoto di prospettiva.
Le burocrazie sindacali manifestano il “dissenso” senza organizzare una lotta vera. Si limitano a replicare al rifiuto di “ascolto” del governo nel nome dell'apertura del “dialogo”.
Ma un'azione di pura pressione ordinaria sul governo Renzi non corrisponde alla gravità dell'attacco portato ai lavoratori , finisce col subordinarsi di fatto ad una logica emendativa, ed è priva oltretutto di sbocchi credibili: a fronte di un corso politico reazionario apertamente contrapposto al movimento operaio e sindacale.
E' necessario un salto dell'azione del movimento operaio e sindacale per contrapporre ala determinazione reazionaria del governo una forza di massa uguale e contraria, dentro una mobilitazione prolungata e radicale. L'unica che può piegare governo e padronato .
Il 12 dicembre deve segnare un punto di svolta. Di fronte alla prevedibile intransigenza del governo e alla continuità del suo attacco, va promossa una grande assemblea nazionale di delegati eletti nei luoghi di lavoro, in tutte le categorie, per definire una risposta di lotta di pari radicalità e una piattaforma di mobilitazione unificante, oggi clamorosamente assente. Una piattaforma che leghi la rivendicazione del ritiro incondizionato delle misure governative a un piano più generale di obiettivi e soluzioni alternative. Una piattaforma di lotta che possa essere realmente un punto di riferimento riconoscibile per i lavoratori, i precari, i disoccupati, e perciò stesso strumento essa stessa della mobilitazione di massa più ampia.
Solo questa svolta unitaria e radicale di lotta può ribaltare i rapporti di forza e strappare risultati reali ; mettere in crisi il renzismo e lo stesso blocco sociale che va raggruppandosi attorno al populismo reazionario di Salvini e settori di destra; aprire dal basso una prospettiva politica di reale alternativa.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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