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venerdì 19 settembre 2014

NO ALLA PEDEMONTANA





PEDEMONTANA, SIAMO ANCORA IN TEMPO: FERMIAMOLA!!!
Nonostante la contrarietà alla PEDEMONTANA che la maggioranza dei cittadini coinvolti hanno manifestato in questi ultimi anni attraverso cortei e assemblee pubbliche, questa inutile opera sta avanzando in modo imperterrito; i lavori per la tratta B1-B2 hanno ormai raggiunto e aggredito una vasta area sottoposta a vincoli ambientali comprensiva del territorio del comune di LENTATE SUL SEVESO e CESANO MADERNO che insieme rappresentano la parte centrale dell'opera. Si tratta infatti di un'area caratterizzata da diverse criticità con un alto tasso di edificazione e con tre attraversamenti ferroviari dove la PEDEMONTANA amplierà a dismisura buona parte della superstrada Milano- Meda provocando paradossalmente un aumento del traffico su gomma nella zona, anche con rischi generati dagli scavi in zone dove sono seppelliti residui di diossina, eredità del disastro ICMESA del 1976, diossina ancora presente nel sottosuolo non ancora bonificato ad oltre 35 anni da tale evento. Da sempre il Partito Comunista dei Lavoratori è fermamente contrario alla costruzione della Pedemontana per i suoi ulteriori effetti nefasti su di un territorio già notevolmente inquinato e cementificato. Si pensi a quanto tale opera inutile significherebbe in termini di: devastazione ambientale e acustica, avanzamento del cemento, aumento delle malattie da inquinamento dovuto al passaggio di oltre 100.000 veicoli al giorno. Occorre però essere chiari e chiederci il perché si sia arrivati a questo punto! La Pedemontana, il TAV in val di Susa e l'Expo 2015 in Lombardia sono gli ingredienti inaccettabili di un programma di grandi opere votate, sostenute e finanziate in Parlamento dai vari governi di CENTRO DESTRA E DI CENTRO SINISTRA che si sono succeduti nell'ultimo ventennio. Renzi, Maroni, Pisapia hanno fatto la fila per magnificare Expo 2015. Noi però non dimentichiamo gli arresti dell'8 maggio scorso riguardo ad appalti in cambio di tangenti. Ma non solo: Pedemontana, TAV e Expo 2015 con la loro catena di appalti, sub appalti rappresentano un ricco piatto per l'infiltrazione della criminalità organizzata (a partire dalla `ndrangheta), dove gli affari della malapolitica e della `ndrangheta in Lombardia passano per la provincia di Monza e Brianza. Un esempio su tutti è lo scandalo sul maxi svincolo previsto a Desio, proveniente dalle intercettazioni nell'inchiesta "infinito" in cui viene dimostrato come si celano interessi di chi è proprietario di terreni con società edili e di movimento terra (Gefim s.r.l) Il costo per la Pedemontana è previsto in 5 miliardi di euro ma le stime, ad opera conclusa, parlano di 8 — 10 miliardi. In buona sostanza i fiumi di miliardi di euro per le grandi opere sono una succulenta regalia per: grandi finanzieri, proprietari immobiliari, speculatori di ogni risma! Un esempio su tutti è quello del CIPE che ha approvato in agosto una defiscalizzazione pari a 349 milioni di euro (IRES,IRAP,IVA) per la PEDEMONTANA .Una vergognosa agevolazione che sottrae risorse ad impieghi di reale utilità, come scuole, sanità tutele ambientali ecc.. con piena soddisfazione di M. Agnoloni, amministratore delegato di Pedemontana e presidente di Serravalle nonchè del Presidente della regione Lombardia Maroni. Ormai Pedemontana viene considerata, dal governo PD di Renzi e dal centrodestra, un'opera strettamente collegata a EXPO 2015 dentro la tanto aberrante quanto illusoria logica delle "grandi opere" per rilanciare l'economia capitalistica. In una tale politica è pienamente coinvolto lo stesso sindaco di Milano Pisapia (SEL) che, recentemente, ha espresso pareri più che positivi sulle magnifiche sorti progressive di EXPO 2015. Se lo scenario è questo bisogna lavorare per costruire, contro la Pedemontana, un vero e proprio movimento di lotta che sappia reggere nel tempo così come ci insegna l'esperienza della val di Susa contro il TAV. Occorre cioè rifiutare la posizione di molte amministrazioni comunali in Brianza (di centro destra e di centro sinistra) che, di fatto, hanno accettato la Pedemontana limitandosi a chiedere piccole modifiche di tracciato.
Il P.C.L. SI BATTERA' IN BRIANZA PER:
1) L'ESTENDERSI DI UN MOVIMENTO CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA PEDEMONTANA SENZA SE E SENZA MA!
2) LA CREAZIONE DI UN VASTO FRONTE UNICO DI LOTTA FRA I MOVIMENTI CHE SI BATTONO CONTRO LE GRANDI OPERE (PEDEMONTANA, TAV, EXPO 2015, RHO — MONZA, Tangenziale Est Milano, BREBEMI ecc. ecc.).
3) L'UTILIZZO DEI DENARI COSI' RISPARMIATI PER UN PIANO NAZIONALE DI RILANCIO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CON LA CONSEGUENTE CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO.
4) LA PIU' VASTA MOBILITAZIONE DI TUTTE LE FORZE SOCIALI, SINDACALI, POLITICHE DI SINISTRA, DEI MOVIMENTI CONTRO LE GRANDI OPERE CON L'OBBIETTIVO DI UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CHE ABBIA QUALE OBBIETTIVO LA CACCIATA DEL GOVERNO PD di RENZI, (PER CUI FA IL TIFO LO STESSO BERLUSCONI, FORMALMENTE ALL'OPPOSIZIONE):
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
SEZIONE BRIANZA

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