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giovedì 11 marzo 2021

RICONQUISTIAMO IL DIRITTO ALLA SALUTE - PRESIDIO A MILANO - PIAZZA CORDUSIO

 

Manifestazione in presenza - 13 marzo 2021 - Ore 15.00 - 18.00

 

 
 

UN ANNO VISSUTO PERICOLOSAMENTE

L’11 Marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarava che l’infezione del nuovo virus Covid-19 poteva essere considerata pandemia.

Nell’anno appena trascorso nel nostro Paese e nel mondo intero tutti abbiamo dovuto imparare a fare i conti con una situazione sanitaria inedita e senza precedenti che ha modificato nel profondo le nostre vite ed abitudini.

L’anno appena trascorso ci restituisce una realtà che la pandemia ha svelato ulteriormente: la Sanità pubblica italiana, riconosciuta come la migliore in assoluto, in larga parte del mondo negli anni 80-90, dopo aver subito tagli su tagli da un punto di vista economico e smantellamenti strutturali sul territorio a favore esclusivo della Sanità Privata, nonostante il lavoro immane a cui è sottoposto il personale sanitario, non riesce a far fronte ai corposi e permanenti numeri dei contagi (3 milioni), quasi 100.000 morti, migliaia e migliaia di ricoveri.

Numeri che rivelano persone.

Perché tutto questo?

Perché in Italia i governi, tanto locali che nazionali, hanno gestito in maniera del tutto inadeguata, scellerata e criminale, un esempio su tutte la Lombardia, lo scenario che si è di volta in volta determinato. Alle endemiche lentezze, alle incapacità e ritardi tipiche della gestione di ogni emergenza in Italia, si sono soprattutto combinate le scelte di privilegiare gli interessi del capitale nostrano capitanato da Confindustria, ovvero mantenere aperte le attività produttive, riassumibile in un imperativo subito eseguito come un ordine: produci, consuma, crepa.

La conseguenza di tutto ciò è il non avere privilegiato scelte drastiche ma necessarie davanti all'incedere di seconde e terze ondate quali lockdown preventivi, mirati e strategici, tantomeno il creare tempestivamente delle zone rosse nelle aree di maggiore diffusione del virus. E già gli esperti parlano di quarta ondata.

Il diritto alla Salute per tutti lo si afferma inevitabilmente attraverso i vaccini, i quali rappresentano una soluzione all’emergenza sanitaria, ma le case farmaceutiche, in concorrenza tra di loro ed improntate alla logica del profitto, fanno valere i brevetti e disattendono le previste consegne, pur avendo ricevuto dall’UE ciò che chiedevano: segretezza dei contratti e rinuncia ad ogni clausola di garanzia in caso di inadempienze o ritardo nelle forniture.

Il risultato è che la situazione sanitaria rimane grave, i vaccinati in Italia con doppia dose sono 1.411.000, pari al 2,37% della popolazione (fonte Sole 24 Ore 1 marzo). Ed i costi sociali ed economici generati dalla crisi sanitaria saranno nelle intenzioni del governo scaricati sui lavoratori e sulle classi sociali economicamente più deboli.

Non vogliamo rassegnarci ad una storia dal finale già scritta. Possiamo trovare la forza per rovesciare le cose: a partire da alcune elementari richieste che vanno imposte a padroni ed alle loro aziende:

. Via i brevetti e la cosiddetta proprietà privata intellettuale!

. Via il segreto industriale e commerciale su farmaci e vaccini!

. Nazionalizzazione dell'industria farmaceutica e della Sanità privata senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori!

Solo drastiche misure anticapitaliste possono consentire una svolta vera nella lotta contro la pandemia. Solo un cambio dei rapporti di forza tra la classi sociali può rimettere al centro i diritti di molti contro i privilegi di pochi.

Promuovono:

Coordinamento per le sinistre di Opposizione - Milano

(Fronte Popolare Milano,

Partito Comunista dei Lavoratori Milano,

Partito Comunista Italiano Milano,

Partito Marxista Leninista Italiano Milano)

Potere al Popolo - Milano

 

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