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martedì 14 marzo 2017

I MURI CI PARLANO



I muri sono le pareti di un contenitore in cui noi viviamo, o meglio un non luogo dove un Moloch costringe le nostre esistenze... Muri per emigranti- prigioni- ghetti- campi profughi- confini ”geografici” che noi sappiamo essere politici… Tutti ricordiamo il muro di Berlino… ma si calcola che ce ne siano di analoghi, in funzione, più di 45, in tutto il mondo. Messico, Belfast, Cisgiordania-Gaza.. questi, sono solo alcuni, forse i più eclatanti ed evidenti. Ma ne esistono altri più simbolici quelli… che ci allontanano dalla conoscenza della verita’ (grazie anche ad una informazione omologata ed asservita)… che ci allontanano dalla giustizia (che è sempre più “cosa loro”)… che ci allontanano dal lavoro (in cui noi “umani” sempre più abbiamo un valore secondario rispetto a quello che produciamo). NOI che siamo tra muri racchiusi in un labirinto controllato e ci illudiamo-ci illudono di essere esseri-liberi, e di vivere in una democrazia... NOI sappiamo che la nostra libertà si limita allo spazio fino al prossimo muro e la certezza di essere rinchiusi ci viene dalla percezione di essere bloccati tra muri... in questo senso I MURI CI PARLANO e solo quando apprendiamo di avere un muro davanti a noi, possiamo avere la coscienza di essere schiavi...
NOI, che abbiamo tenuto viva, dentro e fuori di noi, la memoria di Fausto e Jaio, per quasi 40 anni, sappiamo che cosa sono i muri. Ci ritroveremo, in una specie di festa pagana, qui in via Mancinelli, simbolicamente circondata da muri, anche per parlare di muri perché non vogliamo essere schiavi e che nessun altro lo sia…

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