ANTIFASCISMO DI FACCIATA
Prefetto e
sindaci del pavese hanno premiato a 71 anni dalla guerra di Liberazione
partigiani, ex internati nei lager nazisti e gli ex combattenti regolari delle
forze armate.
“Vorrei che
i giovani prendessero esempio dal vostro coraggio” ha spiegato il prefetto
Erminia Rosa Cesari.
Quel
coraggio, però , che è totalmente assente nelle nostre Istituzioni che, nel
momento in cui prendono corpo movimenti e organizzazioni di estrema destra, cercano di minimizzare il reale e di fare
appello alla “non violenza”, come concetto assoluto, procrastinando sino
all'inconcludenza.
Questo
comportamento è imbarazzante specialmente nelle istituzioni che da sempre vengono associati alla sinistra.
A Pavia, è
stata approvata una mozione il 15 aprile 2015, con l'esplicita richiesta di non
lasciare spazio a formazioni neofasciste in città, con tanto di richiami
costituzionali (legge Scelba e Mancino) e sentenza della corte di cassazione.
La mozione è stata inoltrata da Anpi con appoggio della Rete antifascista.
NON UN REALE
IMPEGNO PER TRADURRE CONCRETAMENTE IL TESTO DI QUELLA MOZIONE.
Ad oggi
nonostante le continue richieste, nulla è stato fatto. Forza Nuova continua ad
ottenere i permessi per i banchetti e casa Pound agisce indisturbata in via
della Rocchetta, presso i locali di un privato. Il prefetto e la questura,
senza subire pressioni politiche, hanno glissato totalmente su questo problema.
E'
necessario, dunque, stare attenti anche a chi agita strumentalmente la bandiera
dell’antifascismo per nobili calcoli elettorali.
Oggi essere
antifascisti vuol dire anche opporsi alle e nelle istituzioni locali e
nazionali che molto spesso tollerano le sedi d'estrema destra.
L'indifferenza
è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli
indifferenti.” Antonio Gramsci 11 febbraio 1917.
Partito Comunista dei Lavoratori
Pavia sez.”Tiziano Bagarolo”
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