La grande
crisi del capitalismo che investe il mondo, che distrugge milioni in posti di
lavoro, che sbugiarda l’ipocrisia di vent'anni, è anche la crisi di quelle
sinistre che in Italia, in Europa, in cambio di ministri, hanno portato in
questi anni le peggiori politiche antipopolari con il risultato di determinare
la propria rovina e di contribuire a spianare la strada al M5S e alla Lega di
Salvini.
C'è bisogno
di un'altra sinistra, una sinistra che non tradisca, di una sinistra che in
ogni lotta sociale sviluppi un'alternativa di società.
Le classi
dirigenti dell'Italia, d'Europa, del mondo, hanno fallito.
Solo un
governo dei Lavoratori può realizzare una nuova organizzazione della società.
In questa prospettiva è necessario costruire un'opposizione continuativa ai
governi borghesi, che unisca tutte le forze del lavoro, giovani, studenti, donne e sfruttati attorno ad un
programma di obiettivi comuni che risponde esclusivamente alle loro esigenze:
• Cancellazione del Job Act e di tutte le
leggi di precarietà, ritorno dell'articolo 18 e sua estensione a tutti i
lavoratori e le lavoratrici
•
Redistribuzione generale dell'orario di lavoro a 32 ore per tutti, pagate 40,
con l'introduzione di un salario minimo intercategoriale di 1500 euro.
• Parità di
diritti tra lavoratori italiani e lavoratori immigrati
• Un vero
salario sociale ai disoccupati e ai giovani in cerca di prima occupazione, pagato
dalla cancellazione dei trasferimenti pubblici alle imprese private
• Abolizione
della legge Fornero, in pensione a 60 anni o con 35 anni di lavoro, pagata
dalla tassazione progressiva dei grandi patrimoni, profitti, rendite.
•
Nazionalizzazione senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori di tutte
le aziende che delocalizzano o licenziano.
Un programma
finanziato dall'abbattimento delle spese militari, dai privilegi del Vaticano,
dalla tassazione delle grandi ricchezze delle banche e delle assicurazioni che,
sia i governi di centro-sinistra e di centro-destra, hanno tutelato e
ingrassato in tanti anni.
Questa
piattaforma può unire la maggioranza della società contro la piccola minoranza
di grandi azionisti e banchieri che oggi detta legge.
Occorre un
governo della maggioranza, quello dei lavoratori e delle lavoratrici: l'unico
governo che rompendo col capitalismo può restituire al lavoro la sua dignità. Perché
la vera dignità del lavoro è questa: il diritto e il potere di chi lavora a
decidere gli indirizzi della società, a partire dal proprio controllo sulle
leve della economia.
Questa è
l'unica vera alternativa alle truffe dei governi borghesi e padronali di ogni
colore.
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