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sabato 27 febbraio 2016

TIZIANO BAGAROLO

Un intellettuale marxista rivoluzionario

Di Michele Terra



Il compagno Tiziano Bagarolo morì all'improvviso il 29 settembre del 2010 a seguito di un attacco cardiaco, dovuto a quello che, post mortem, venne diagnosticata come una ipertrofia cardiaca. Per circa una settimana venne considerato persona scomparsa pur essendo deceduto poco dopo il malore che lo colse in un supermercato. Per giorni né le strutture sanitarie né le forze dell'ordine si erano degnati di avvisare i familiari. Tiziano aveva solo 54 anni, in gran parte passati nella militanza marxista rivoluzionaria. Il Partito Comunista dei Lavoratori perdeva così uno dei suoi principali dirigenti e fondatori, Tiziano infatti fu tra quei compagni che il giorno successivo le elezioni 2006, che decretando la vittoria del centro-sinistra aprivano la fase governative di Rifondazione Comunista, si recavano presso uno studio notarile di Milano a depositare l'atto di nascita del nuovo partito e relativo simbolo. La costituzione del Partito Comunista dei Lavoratori era una scelta che veniva da lontano, dopo un processo politico durato un quindicennio all'interno del PRC, che aveva visto Tiziano Bagarolo tra i protagonisti, facendo parte per anni del gruppo dirigente più ristretto che, attraverso le varie formule (Proposta per la Rifondazione Associazione Marxista Rivoluzionaria Progetto Comunista, le aree congressuali interne al Prc, ecc), lavorava alla costruzione di un nuovo partito comunista rivoluzionario in Italia.
Bagarolo riuscì a coniugare rigore teorico e ruoli dirigenti con rapporti personali tra compagni e compagne basate sul rispetto  e la correttezza. Forse fu proprio per quest'ultima sua caratteristica che un sedicente trotzkista del sedicente gruppo Pdac, piuttosto che tacere, al momento della scomparsa del nostro compagno, scelse di infangare la memoria su Facebook.
Grande è la mole di scritti che ci ha lasciato Tiziano spaziando dalla storia del movimento operaio dalle origini fino al nuovo millennio, articoli su questioni internazionali, ma soprattutto sulle tematiche ambientali.
Bagarolo fu sicuramente uno dei primi e tra migliori analisti a coniugare il marxismo, nella sua versione più autentica e rivoluzionaria, con le tematiche dell'ecologia, fin dall'emergere con prepotenza di questi "nuovi" argomenti sullo scenario politico italiano. In realtà fu proprio lui ad insegnarci che le tematiche di un'ecologia di classe erano tutt'altro che nuovi, anzi si agganciavano tenacemente nelle tradizioni del movimento operaio: dalla Dialettica della natura di Engels all'ecologia Sovietica.
Uno dei suoi testi principali fu proprio “Marxismo ed Ecologia”, oggi purtroppo introvabile pubblicato nel 1988 per le Nuove Edizioni Internazionali, casa editrice legata alla Lega Comunista Rivoluzionaria che declinava in termini precisi le battaglie ecologiste come lotta di classe contro il capitale.
Un marxista lucido e coerente, un intellettuale militante che avrebbe meritato ben altra attenzione, soprattutto se paragonato allo squallido paesaggio della sinistra italiana, di oggi come negli ultimi decenni, occupata quasi senza soluzione di continuità da personaggi pronti ad ogni capriola, magari bravi analisti e scrittori brillanti ma con il coraggio della coerenza ben nascosto sotto altri valori.
Per fortuna, a oltre cinque anni dalla scomparsa, negli ambienti del  piccolo mondo del trotzskismo e della sinistra di classe italiana la memoria di Tiziano Bagarolo è ancora viva.

Preserveremo la memoria e l’importante contributo al marxismo, e saremo fedeli al metodo politico, di fermezza sui principi e flessibilità nella tattica per realizzare le condizioni della rivoluzione socialista, che Tiziano ha contribuito a dare al nostro partito. 

Partito Comunista dei Lavoratori
Pavia sez. “Tiziano Bagarolo”

1 commento:

  1. Guarda, Michele Serra, che Tiziano è morto proprio mentre stava pubblicando il suo ultimo lavoro sull'ecologia, che puoi trovare col Titolo Lavoro ed energia presso le edizioni Ponsinmor. Non ricordarlo è una grave omissione.

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