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venerdì 5 febbraio 2016

TERZO SCIOPERO GENERALE CONTRO TSIPRAS




Ieri la Grecia è stata percorsa dal terzo sciopero generale contro il governo Tsipras. La ragione è semplice. Nel rispetto annunciato delle disposizioni della Troika, il governo greco ha varato l'ennesimo programma di lacrime e sangue: un nuovo taglio del 15 % delle pensioni, pari all'1% di PIL, l'aumento dei contributi dei lavoratori, l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni, ulteriori aumenti delle imposte indirette, l'ampliamento delle privatizzazioni ( vendita del porto del Pireo al gruppo cinese Posco). E' il prezzo pagato al capitale finanziario europeo di cui Tsipras si è fatto amministratore delegato in Grecia.

Per questa ragione la classe operaia greca inizia a riservare al governo Tsipras lo stesso trattamento riservato ai governi che l'hanno preceduto. A parità di governi, parità di opposizione. Il terzo sciopero generale contro il governo Tsipras è stato più esteso e partecipato che in passato. Si è fermato in blocco l'intero settore pubblico e privato, inclusi i servizi fondamentali come la sanità e i trasporti. In alcuni settori lo sciopero si è prolungato sino a domenica. Le manifestazioni sono state imponenti sia ad Atene che a Salonicco. Ma soprattutto sia lo sciopero che le manifestazioni hanno acquisito un carattere più spiccatamente politico. Non scioperi di “aiuto” al governo nel suo negoziato con la Troika, come in occasione del primo sciopero a Luglio. Ma scioperi e manifestazioni di aperta e diretta contrapposizione a un governo visto sempre più per quello che è: l'ennesimo strumento di rapina e saccheggio dei lavoratori e della popolazione povera di Grecia.

Il capitale di fiducia e affidamento che Tsipras era riuscito ad incassare, nonostante tutto, nelle elezioni di Settembre, attorno alla bandiera del “meno peggio”, si va rapidamente esaurendo. A Settembre i lavoratori greci non avevano ancora verificato sulla propria pelle le conseguenze sociali del memorandum firmato. Ora sì. Mentre i partiti della Sinistra Europea ( PRC incluso) continuano a tributare il proprio sostegno al governo Tsipras, confermando una volta di più la propria subalternità al capitalismo, la classe operaia greca si colloca progressivamente all'opposizione di Tsipras. I nostri compagni della sinistra rivoluzionaria greca ( EEK) sono in prima fila nelle mobilitazioni di massa contro il governo. Il PCL è- come sempre- al loro fianco.


PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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