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lunedì 15 febbraio 2016

DALL'EDITORIALE DI MARCO FERRANDO “Unità Di Classe” febbraio 2016




Nessuno sciopero generale contro una legge di stabilità che taglia la sanità per detassare i profitti.

Nessuna iniziativa generale per contrastare l’attacco padronale al contratto nazionale di lavoro e imporre l’apertura dei contratti pubblici.

Nessuna continuità della mobilitazione contro la “buona scuola”. Mentre l‘accordo contrattuale dei chimici accoglie la piattaforma padronale sulla organizzazione del lavoro, e la stessa FIOM rivede al ribasso la propria piattaforma per rientrare nelle compatibilità confindustriali.

Questo è stato il desolante panorama d’autunno. per volontà della burocrazia sindacale, con l’avallo della sinistra politica “riformista”. Non è l’effetto spiacevole di pavidità e titubanze, ma una scelta precisa.

La CGIL non ha voluto assumersi la responsabilità di un’iniziativa di lotta per non rompere con CISL e UIL. La FIOM ha fatto lo stesso con la CGIL. Altro che “occupazione delle fabbriche” come Landini ha più volte evocato. Maurizio Landini si è accordato con Susanna Camusso su una partita di scambio: nessuno sciopero generale contro padronato e governo in cambio della prospettiva del referendum su articolo 18 e scuola.

Ma un referendum a data da destinarsi, senza mobilitazione ed anzi sullo sfondo di un ulteriore arretramento dei livelli di lotta, non rischia di esporre il movimento operaio un suicidio programmato?

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