Dopo i
roboanti annunci il governo di Lega e M5S si è rimangiato gran parte delle
promesse.
Il Documento
di Economia e Finanza vanifica gran parte degli “impegni” presi con i
lavoratori e i giovani, legge Fornero, Jobs Act, la “Buona Scuola”.
Altro che
“governo del cambiamento”! Le posizioni espresse da Di Maio e Salvini sono una
riprova dell’inganno che il loro governo sta tendendo ai proletari, mentre la
UE del possesso esclusivo non fa nessun passo indietro sulle politiche di
austerità.
Dietro alle
mezze misure e bluff, si nasconde una politica di asservimento a capitalisti ,
come dimostrano la reintroduzione dei voucher e la “Flat Tax”, il condono
fiscale e i regali ai padroni. La politica del governo Lega-M5S è, insomma, la
versione populista di destra di quella tradizionale della classe dominante. Una
politica che non può realizzare nessuna vera misura a favore della classe
operaia perché non fa pagare un centesimo a padroni e ricchi, ma al contrario
difende i loro privilegi.
Il dibattito
sulla legge finanziaria potrebbe allora essere il primo momento in cui il
governo può andare in difficoltà nella sua tenuta, di fronte alla misurabile
apertura tra quanto promesso e quanto verrà effettivamente fatto.
Allargare le
contraddizioni interne all'esecutivo in campo economico è all'ordine del giorno
e la scadenza europea avrà senza dubbio un peso sui mesi a venire di politica
interna, e i due temi, legandosi tra loro, ci chiameranno in causa nelle
piazze.
Partito Comunista dei Lavoratori
Pavia sez. “Tiziano bagarolo”
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.