La repressione che sta colpendo molte situazioni di lotta, col
tentativo di rappresentarle come "situazioni devianti" e di
contrastare un loro possibile allargamento, è dimostrata esattamente dalla
pretesa di affidare il compagno sottoposto a regime di misure cautelari per
essere "reinserito nella società civile". Tutto questo non è che
conferma della realtà: non esiste democrazia in regime di dittatura della
borghesia, della dittatura del profitto e del capitale. La lotta per difendere
le condizioni di vita e di lavoro è per loro un "reato".
Nessuna illusione quindi nel confronto con questo stato che
ci troverà sempre nemici del sistema di sfruttamento che
garantisce."
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Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione di Milano
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