La
disoccupazione giovanile rimane alta a livello globale e i dati sembrano
indicare che sia destinata a crescere ulteriormente.
Lo dice un
rapporto recentemente pubblicato dall'International Labour Organization (ILO),
che mette anche in guardia sul fatto che pure i giovani che lavorano si trovano
spesso in situazioni di semi-povertà a causa di lavori precari e malpagati e
che la percentuale di giovani che vogliono emigrare per sempre dal proprio
paese è in costante crescita.
I dati
dell'ILO ci dicono che a livello globale il tasso di disoccupazione dei giovani
fra i 15 i 24 anni è salito dal 12.9 al 13.1 per cento, molto vicino quindi al
picco toccato nel 2013 (13.2 per cento). Si noti che l'Italia è ben sopra
questa media, visto che il suo tasso è attorno al 40 per cento (dati Istat).
Un risultato
trainato dal brusco arresto della crescita del fenomeno nei paesi emergenti
come Russia, Brasile e Argentina, ma anche i paesi occidentali non vanno tanto
meglio, visto che ci si aspetta che la disoccupazione cresca nel 2016 per poi
diminuire solo dello 0.2 per cento nel 2017.
Il rapporto
sottolinea poi che anche per i giovani che lavorano la situazione non è molto
migliore. Secondo uno studio dell'Università di Milano, l'Italia con il suo 26
per cento si trova al primo posto in Europa.
Gli ennesimi
segnali di un'economia globale che ormai si trova in una situazione permanente
di stagnazione, e di come uno degli aspetti di questa crisi sia stato un
attacco globale senza precedenti alle fasce giovanili della società.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.