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mercoledì 25 settembre 2019

AMBIENTALISMO: LA NECESSITÀ DI UNA PROSPETTIVA ANTICAPITALISTA



VERSO LE MANIFESTAZIONI DEL FRIDAY FOR FUTURE DEL 27 SETTEMBRE



Quando movimento Fridays For Future è nato e ha fatto il suo ingresso nella scena politica italiana e mondiale in molti ne sono rimasti stupiti.
In pochi si sarebbero aspettati i livelli di partecipazione così ampi della gioventù alle manifestazioni ambientaliste. In tutto il mondo piazze giovani, internazionaliste, di massa. E in tutto il mondo un grido: “Cambiamo il sistema, non il clima!”
Eppure, il movimento ambientalista, così ampio e così trasversale, così fluido e così eterogeneo vive, nelle sue complessità, delle contraddizioni e dei pericoli importanti.
Da un lato la radicalità delle sue rivendicazioni e dei problemi sollevati, che cozzano in maniera così evidente con la realtà del capitalismo e minano le basi dell’intero sistema economico, politico e sociale. Dall’altro il rischio della strumentalizzazione, delle illusioni di un “capitalismo verde”, del volersi affidare “ai politici e ai governi” affinché risolvano i problemi e la crisi ambientale, di cui essi sono complici e fautori allo stesso tempo.
Il Partito Comunista dei Lavoratori ha seguito e partecipato attivamente alle mobilitazioni ambientaliste, senza settarismo ma con la consapevolezza della necessità di portare al suo interno un progetto e una prospettiva coerentemente anticapitalista e rivoluzionaria.
Se è vero che il capitalismo è un sistema economico fallito che distrugge l’ambiente, la consapevolezza della lotta per un altro “sistema”, indicando chiaramente “quale” sistema, non è qualcosa che spontaneamente il movimento può acquisire.
Da dove nasce l’ambientalismo? Qual è il rapporto tra marxismo e questione ambientale? Perché è necessario un ambientalismo che sia anticapitalista? A queste domande prova a dare risposta l’opuscolo che qui pubblichiamo: Ambientalismo: la necessità di una prospettiva anticapitalista.
Questo lavoro non ha certo la pretesa di essere esaustivo e di affrontare tutte le tematiche collegate alla enorme e complessa questione della riconciliazione tra uomo e natura.
Speriamo tuttavia che possa essere uno strumento utile e accessibile a tutti i giovani (e meno giovani) ambientalisti che vogliano affrontare la tematica dell’ambientalismo da un punto di vista di classe, anticapitalista e rivoluzionario.
Perché se davvero pensiamo che a cambiare debba essere il sistema, e non il clima, allora dobbiamo armarci degli strumenti teorici e politici che davvero possono trasformare slogan ed aspirazioni in realtà concreta.
Buona lettura!

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