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lunedì 7 novembre 2016

“PROVE DI REGIME”




Il divieto imposto dalle Istituzioni locali ad un presidio pacifico antifascista in piazza Ferruccio Ghinaglia, assassinato dai fascisti il 21 aprile 1921, è un segnale di negazione del dissenso, di repressione, di conferma di “regime”. Improvvisare una “zona rossa” in centro città a difesa della marcetta fascista , qual è in effetti , appare atto estremamente offensivo per Pavia e i suoi cittadini. 
Lotta al fascismo si traduce quindi in lotta a quelle istituzioni borghesi che, a parole e nei fatti, legittimano i fascisti e le loro manifestazioni. 

L’occasione migliore per ribadire con forza che PAVIA È ANTIFASCISTA 

Il PCL esprime solidarietà alle compagne e compagni feriti dalla ingiustificata violenza delle forze dell’ordine. Ringrazia tutti i cittadini che hanno manifestato a difesa dell’antifascismo. 

“Non dobbiamo illuderci che sia solamente il fascismo che terrorizza le piazze d’Italia; è la borghesia col suo governo, le sue spie, i suoi armati, che cerca tutti i mezzi per strangolare la volontà dei lavoratori…” (Ghinaglia su “Falce e Martello” (19/2/1921)

Partito Comunista dei Lavoratori
Pavia sez. "Tiziano Bagarolo"

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